martedì 31 maggio 2022

Netflix Original 51: #Realityhigh


Come accennato già per You Get Me, i teen drama di oggi non possono prescindere dall'elemento social network che - nel bene e nel male - rappresentano e hanno rappresentato un tratto comune nella vita di tutti gli adolescenti (sì, anche dei boomer, in questi ultimi anni).
Se in quel film i social network erano solo un elemento di contorno alla storia principale, diventano invece la trama portante di #Realityhigh, film scritto da Brandon Broussard, Hudson Obayuwana e Jana Savage, diretto da Fernando Lebrija e distribuito su Netflix a partire dall'otto settembre 2017.
Dani Barnes (Nesta Cooper), un'attivista per gli animali, è innamorata di Cameron Drake (Keith Powers), solo che costui è fidanzato con la diva dei social Alexa Medina (Alicia Sanz), la quale ha anche ingiustificati sentimenti di rancore nei confronti di Dani per alcuni eventi passati.
Quando però Alexa inizia a frequentare un famoso youtuber, Dani Barnes ha finalmente la sua occasione... ma ben presto la tentazione di divenire una influencer rischia di travolgere anche lei e di mettere a rischio sia la sua relazione amorosa che le sue amicizie.
Ci troviamo di nuovo di fronte a un pilot televisivo tramutato in lungometraggio, che sfrutta una delle ambientazioni più sfruttate di sempre, ovvero il liceo (high school) americano. Anche i vari attori, perciò, danno un tipo di interpretazione molto sull'ordinario e in un paio di casi generando, suppongo in modo involontario, degli stereotipi.
Qui ogni personaggio ha due identità: quella con cui si comporta a scuola e in società e quella con cui si mostra sui social e molto spesso esse combaciano, essendo entrambe artefatte.
La stessa protagonista subisce una sorta di trasformazione. In principio non è presente sui social, a causa di alcuni spiacevoli avvenimenti del passato, ma quando per necessità decide di riutilizzarli diventa una ragazza con una diversa personalità, scrutando in un facile abisso di celebrità dove in realtà sembra destinata a perdersi per sempre. Ma si sa, in questo tipo di storie alla fine trionfa sempre l'amore e la vera amicizia.
Il messaggio di fondo del film è dunque semplice e immediato: per quanto non siano demonizzati, i social offrono un'immagine di sé che non corrisponde del tutto alla realtà e che, tra selfie, Mi piace, emoticon e tag porta via tempo a cose più importanti.
Molto meglio, dunque, la vita vera, insieme ai nostri amici più cari e cercare lì la felicità piuttosto che in un mondo effimero come quello dei social network, dove vieni dimenticato con molta facilità, ma al tempo stesso vieni messo all'indice con ancora più facilità.
Almeno fino alla nascita del prossimo social network.

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