domenica 17 aprile 2022

A scuola di cinema: 58 Minuti per Morire (1990)

1987: Viene pubblicato il romanzo 58 Minuti (58 Minutes), scritto da Walter Wager. Ambientato nel periodo natalizio, vede protagonista l'agente della polizia di New York Frank Malone, il quale si trova presso l'aeroporto JFK in attesa che atterri l'aereo che trasporta sua figlia, di modo che possa trascorrere le festività insieme a lei.
Sfortunatamente, un terrorista noto solo come Numero 1 prende il controllo delle telecomunicazioni e dell'equipaggiamento elettrico dell'aeroporto, tagliando l'illuminazione che consente agli aerei di atterrare in sicurezza sulla pista.
Con una forte tempesta di neve a complicare il tutto, Frank Malone ha solo 58 minuti per risolvere la crisi, prima che l'aereo su cui si trova sua figlia esaurisca il carburante e precipiti.
Questo romanzo costituirà il punto di partenza su cui si baserà il sequel di una celebre pellicola.


A seguito del grande successo di Trappola di Cristallo (Die Hard), la 20th Century Fox intende subito mettere in produzione un sequel. Viene dunque opzionato il romanzo di Walter Wager e si cerca di ricreare lo stesso team creativo del primo film.
A partire dal protagonista, Bruce Willis, che ritorna dietro un ingaggio di sette milioni e mezzo di dollari, e i produttori Lawrence Gordon e Joel Silver. Anche Steven De Souza viene confermato come sceneggiatore e, insieme a Doug Richardson, adatta il romanzo di Walter Wager alterando i nomi dei protagonisti e modificando alcuni dettagli perché il tutto sia consono alle atmosfere della saga con protagonista John McClane. I criminali, inoltre, sono modellati sui responsabili delle vicende dello scandalo noto come Irangate.
Non partecipa a questo nuovo progetto, invece, il regista di Trappola di Cristallo, ovvero John McTiernan. Il successo di questa pellicola lo ha portato, infatti, a ricevere molte altre proposte e deve declinare per andare a dirigere Caccia a Ottobre Rosso (The Hunt for Red October). In sua sostituzione, viene assunto Renny Harlin, il quale sotto la produzione di Joel Silver sta realizzando il film Le Avventure di Ford Fairlane (The Adventures of Ford Fairlane).
Il ruolo del Generale Ramon Esperanza - alter ego di Manuel Noriega, un generale panamense realmente esistito - viene affidato a Franco Nero. Costui condivide lo stesso commercialista col produttore Joel Silver, il quale un giorno nota dei poster col volto dell'attore appesi alle pareti dell'ufficio del commercialista.
Dopo aver da quest'ultimo ottenuto il numero di telefono dell'attore italiano, Joel Silver lo contatta e gli propone la parte. In principio, Franco Nero esita, in quanto la sceneggiatura non lo convince più di tanto e inoltre è impegnato con le riprese di Diceria Dell'Untore, ma Joel Silver modifica le tempistiche del film per far sì che l'attore italiano riesca a partecipare al progetto.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 28 novembre 1989, tenendosi in California, Michigan e a Denver. Per il fittizio Washington Dulles International Airport vengono utilizzati due aeroporti: lo Stapleton International Airport di Denver e il Los Angeles International Airport. In principio si pensa di girare il tutto appunto a Washington, ma le insolite calde temperature lì presenti in quel periodo convincono a spostare altrove i lavori.
Essendo stagione invernale, e col film ambientato durante le festività natalizie, si spera che arrivi della neve naturale in Colorado da poter sfruttare. Invece, questo non accade e la produzione è costretta dunque a utilizzare una gran quantità di neve artificiale o a far esportare vera neve dal Canada.
Come se questo non bastasse, a metà delle riprese, una forte tempesta di neve e ghiaccio si abbatte sul set, facendo precipitare le temperature sotto lo zero e congelando molte attrezzature. Questo costringe la produzione a sospendere per qualche tempo i lavori.
Nessuna compagnia aerea autorizza la produzione a mostrare il proprio nome o il proprio logo nel film, in quanto si ritiene che esso metta in cattiva luce lo staff degli aeroporti e le loro operazioni, vulnerabili a un attacco terroristico. Per ovviare a questo problema, si decide di utilizzare nomi di compagnie aeree fittizie.
Durante la lavorazione, l'attore Fred Thompson fa notare a Steven De Souza che nel film ci sono troppe parolacce. Ben presto lo sceneggiatore capisce che l'appunto dell'attore non è dovuto a motivi religiosi o morali, bensì al fatto che vi è in effetti un abuso di questi termini che rende alcuni dialoghi ridicoli, facendo perdere loro la necessaria drammaticità.
Steven De Souza modifica così la sceneggiatura per ridurre il numero di parolacce presenti, che rimangono comunque in gran quantità nonostante tutto.
Renny Harlin decide di sua iniziativa che la prima apparizione del Colonnello William Stuart, antagonista di John McClane, debba avvenire con lui che pratica arti marziali nudo. Per William Sadler, che interpreta il personaggio, questo non è un problema, ma chiede e ottiene che la relativa scena sia girata il più tardi possibile, di modo che abbia tempo per allenarsi e migliorare la sua muscolatura.
A tal proposito, l'attore lavora per alcuni mesi col trainer Keith Cubba e impara anche alcune mosse di karate e tai chi da usare per il confronto finale con John McClane.
Nel film è previsto l'inserimento, a scopi promozionali, di un prodotto della Black & Decker, un trapano senza fili che deve essere utilizzato da John McClane per rimuovere le viti di una griglia. Il tutto ovviamente dietro pagamento da parte della compagnia di una somma di 20.000 dollari.
Quando però questa scena viene eliminata nel montaggio finale, la Black & Decker fa causa alla 20th Century Fox per ottenere un risarcimento danni di 150.000 dollari. La faccenda viene infine risolta in via extragiudiziale.
Le riprese si concludono il 6 aprile 1990.
58 Minuti per Morire (Die Hard 2) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 3 luglio 1990. A fronte di un budget di circa 70 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 240 milioni di dollari, un incasso di gran lunga superiore rispetto a quello di Trappola di Cristallo.
Non stupisce dunque che si decida di mettere in produzione un ulteriore sequel, anche se per la sua uscita bisogna attendere altri cinque anni... ma questa è un'altra storia.

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