sabato 2 aprile 2022

A scuola di cinema: Perfect (1985)

Giugno 1983: Viene pubblicato sulla rivista Rolling Stone l'articolo "Looking for Mr. Goodbody - Health Clubs: The New Singles Bars", a firma di Aaron Latham.
L'articolo, che richiama nel titolo il film In Cerca di Mr. Goodbar (Looking for Mr. Goodbar), analizza un fenomeno nato nella seconda metà degli anni '70 del ventesimo secolo e affermatosi nel decennio successivo: i cosiddetti centri benessere.
Aaron Latham apprende di questo fenomeno quando incontra un suo contatto - una persona che si occupa di pubbliche relazioni - presso l'Atrium Club di New York. Mentre i due bevono un drink al bar in giacca e cravatta, ogni tanto passano davanti a loro delle coppie, avvolte in un body o completo da ginnastica, sedendosi anche loro a bere un drink come se fosse una cosa naturale.
Il giornalista rimane intrigato dalla cosa e decide di scriverne un articolo, quello stesso articolo che comparirà poco tempo dopo su Rolling Stone e dove i centri benessere vengono descritti come i nuovi bar per single. Un articolo che diverrà anche oggetto di un adattamento cinematografico.


Aaron Latham ritiene che il soggetto del suo articolo possa essere un buon spunto anche per un film e contatta perciò il regista e sceneggiatore James Bridges. La scelta non è casuale, poiché il regista - con la collaborazione di Latham - aveva adattato un precedente articolo del giornalista comparso su Esquire, divenuto poi il film del 1980 Urban Cowboy.
James Bridges, oltre a rimanere intrigato dalla premessa della storia, intravede anche la possibilità di mettere alla berlina gli eccessi di un certo tipo di giornalismo d'assalto.
James Bridges e Aaron Latham ideano dunque una sceneggiatura che viene acquisita dalle società di produzione Delphi III e Pluperfect, con un accordo di distribuzione con la Columbia Pictures, la quale è disposta a versare a James Bridges un ingaggio di 3 milioni di dollari.
Per il ruolo del protagonista, Adam Lawrence, James Bridges continua a ricreare il team di lavoro di Urban Cowboy, contattando il protagonista di quel film, John Travolta, che accetta la parte. Essendo il suo personaggio una versione cinematografica alternativa di Aaron Latham, l'attore riceve dal giornalista alcuni preziosi consigli sulla professione di reporter e apprende anche come scrivere un buon articolo.
Il risultato finale è un articolo scritto direttamente dall'attore e intitolato From an Actor's Notebook, che ha il chiaro obiettivo di fare promozione al film, che compare infine nel numero della rivista che precede l'uscita nelle sale cinematografiche.
Per il ruolo della protagonista femminile, Jessie Wilson, in principio Debra Winger - anch'essa presente in Urban Cowboy - si propone a James Bridges, avendo anche concluso di recente una nuova collaborazione con L'Assassinio di Mike (Mike's Murder), ma costui ritiene non sia la scelta più adatta, preferendole Jamie Lee Curtis.
Le due attrici hanno anche modo di incontrarsi durante l'audizione. Debra Winger si presenta nello studio, non invitata, insieme al suo fidanzato di allora Bob Kerrey, governatore del Nebraska. E inizia a parlare ripetutamente con John Travolta, mentre Jamie Lee Curtis si mette in un angolo, senza fiatare, intimorita dalla determinazione di Debra Winger.
Nonostante qualche attimo di tensione, tuttavia, la scelta dell'attrice principale viene confermata.
In preparazione alla parte, Jamie Lee Curtis si sottopone per alcuni mesi a un rigido allenamento per migliorare la sua tonicità muscolare, seguendo anche una rigida dieta.
Le riprese si svolgono nell'estate del 1984, tenendosi a New York e in California. Come location principale viene utilizzato The Sports Connection, a Los Angeles. Il giorno prima dell'inizio dei lavori, Aaron Latham e Jamie Lee Curtis arrivano sul set su un jet privato, pilotato da John Travolta in persona.
C'è un po' di turbolenza quel giorno e, durante la fase di atterraggio, l'aereo comincia a tremare un po' e qualche oggetto cade a terra, tanto che Aaron Latham e Jamie Lee Curtis per la paura iniziano a stringersi l'un l'altra. John Travolta, tuttavia, mantiene la calma - per lui questa è una faccenda ordinaria - e porta a termine l'atterraggio.
Per venire incontro a Jamie Lee Curtis, viene deciso di girare come prima cosa tutte le scene ambientate in palestra, dove addestra gli allievi di aerobica. Alla fine l'attrice arriva a perdere per questo circa quattro chili di peso.
Non potendo, per ragioni logistiche, effettuare le riprese nella redazione di Rolling Stone, essa viene ricostruita in maniera fedele - dalle scrivanie ai poster dei numeri precedenti appesi alle pareti - su due piani di uno studio cinematografico di Los Angeles.
Per aumentare il senso di credibilità, nel film compare anche, seppur in un ruolo fittizio, l'allora editor capo della rivista Jann Wenner, il quale contribuisce anche come consulente per spiegare come si svolgono le mansioni in una redazione giornalistica.
Perfect viene distribuito nei cinema americani a partire dal 7 giugno 1985. Per promuovere la pellicola, oltre all'articolo di John Travolta, viene anche prodotto un video musicale di Jermaine Jackson - uno dei fratelli di Michael Jackson - a cui partecipano anche Jamie Lee Curtis e John Travolta.
Ma è del tutto inutile. A fronte di un budget di 19 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare sul territorio americano poco meno di 13 milioni di dollari.
L'insuccesso del film ha un impatto nelle carriere delle persone coinvolte. James Bridges dirigerà solo un'altra pellicola nel 1988, Le Mille Luci di New York (Bright Lights, Big City), prima della sua morte nel 1993. Jamie Lee Curtis, per un paio di anni, deve accontentarsi di film o ruoli minori, prima che ritorni sulla cresta dell'onda con Un Pesce di Nome Wanda (A Fish Called Wanda).
Ma le conseguenze più rilevanti ricadono infine su John Travolta. Seppur non si penta mai di aver partecipato al film, il fatto che sia reduce da altri insuccessi quali Staying Alive e Due Come Noi (Two of a Kind) fa sì che l'attore per svariato tempo non venga più contattato per altri progetti cinematografici e tornerà a essere protagonista di una pellicola solo quattro anni dopo con Senti Chi Parla (Look Who's Talking)... ma questa è un'altra storia.

Nessun commento:

Posta un commento