C'è un criminale da cui la vita di Jessica Jones è stata segnata per sempre: si tratta di Zebediah Killgrave, alias l'Uomo Porpora.
La colorata (in tutti i sensi) superspia che ha affrontato un paio di volte Daredevil era solo uno dei tanti supercriminali di secondo piano della Marvel quando, nel corso di Alias, Brian Michael Bendis rivela che Killgrave ha tenuto prigioniera e seviziato Jessica Jones per svariato tempo quando costei era la supereroina Jewel.
Un trauma da cui lei non è mai riuscita a riprendersi completamente, cosa di per sé già difficile ma che diventa impossibile con Killgrave che - dopo la prigionia - torna a perseguitarla un altro paio di volte, fino a compiere un apparente suicidio.
Allora come mai, dopo una giornata passata con la sua tata, Danielle - la figlia di Jessica Jones e Luke Cage - assume un colorito viola della pelle? Che sia davvero opera di Killgrave? Questo l'angosciante interrogativo che viene esplorato in La Bambina Porpora (Purple Daughter), miniserie di 3 numeri pubblicata nel 2019, scritta da Kelly Thompson e disegnata da Mattia De Iulis e Felipe Andrade.
Quanto accaduto getta nel caos la vita di Jessica Jones e Luke Cage, il quale inizia a dubitare che Daniella possa essere davvero sua figlia.
Nel frattempo, Jessica entra in contatto con la progenie di Killgrave: sua figlia Kara, alias Persuasion, e i Bambini Porpora, nel tentativo di uscire da questo incubo... se la cosa è davvero possibile.
Come la prima miniserie, Punto Cieco, anche questa nuova storia diventa un'allegoria delle violenze ai danni delle donne. Ma se la prima analizzava la possibilità di una risposta e ribellione alla violenza subita, questa nuova miniserie invece si concentra sulle conseguenze che un atto del genere può causare.
Per quanto la storia di Jessica Jones vada inserita in un contesto fumettistico, la realtà ci ha consegnato purtroppo molte storie tragiche di donne che sono rimaste succube di un uomo violento per mesi, se non addirittura per anni, prima che trovassero la forza di allontanarsi da lui o che eventi esterni le liberassero da quest'angoscia.
Ma cosa accade il giorno dopo? Un incubo simile può sparire per sempre?
Le torture psicologiche subite da Jessica Jones all'epoca sono ferite dell'anima che non si sono mai rimarginate e quanto accade a sua figlia in questa storia altro non fa che riaprire quelle ferite, rovinando al contempo la sua relazione con Luke Cage e gettando discredito su persone che hanno l'unica colpa di essere i figli di una persona malvagia.
E anche se alla fine tutto pare tornare alla normalità, in realtà non c'è stata una vittoria sul male. Ci sono cose che non si possono cancellare con un semplice schiocco delle dita, anche se ci piacerebbe fosse così.
Per Jessica Jones questo è un incubo che forse non avrà mai fine e il giorno dopo si risveglierà consapevole che non è ancora riuscita a lasciarsi alle spalle quanto accaduto. L'ombra di Killgrave sarà sempre alle sue spalle, anche se costui è morto o in coma... ma almeno lei potrà contare sull'affetto della propria famiglia e dei suoi amici. Altri invece non sono così fortunati.
Nessun commento:
Posta un commento