domenica 24 aprile 2022

A scuola di cinema: Serpico (1973)

1973: Viene pubblicato il libro biografico Serpico (Serpico: The Cop Who Defied the System), scritto dal giornalista Peter Maas.
L'opera dettaglia le difficoltà del detective della polizia di New York, Frank Serpico, nel portare alla luce la corruzione presente all'interno del dipartimento dove opera. Pur raccogliendo negli anni numerose prove a supporto di questo, esse non vengono prese in considerazione dai suoi superiori e gli procurano solo l'ostilità dei suoi colleghi.
Serpico non demorde e, nell'aprile 1970, rilascia un'intervista al New York Times in cui denuncia come i poliziotti ricevano milioni di dollari da criminali e spacciatori di droga perché chiudano un occhio rispetto alle loro attività criminali. Ciò porta alla creazione di una commissione d'inchiesta voluta dal sindaco della città, John Lindsay, presso cui lo stesso Serpico darà una sua testimonianza.
Il 3 febbraio 1971, nel corso di una retata presso un covo di spacciatori, Frank Serpico riceve un colpo di pistola al volto. Nonostante alcuni suoi colleghi siano lì presenti e chieda aiuto, nessuno interviene. Trasportato d'urgenza in ospedale, Serpico sopravvive, ma rimane sordo in maniera permanente da un orecchio e alcuni piccoli frammenti di proiettile rimangono conficcati nel suo cervello, cosa che gli procurerà dolori atroci negli anni a venire.
Una volta ripresosi, Frank Serpico aiuta Peter Maas nella realizzazione della biografia incentrata su di lui. Una biografia che diventa anche una celebre pellicola.


L'idea di portare sul grande schermo la storia di Serpico è già presente nel 1971, quando le sue traversie diventano di dominio pubblico. Sam Peckinpah si interessa della cosa e si pensa a Robert Redford come Serpico e Paul Newman nel ruolo del detective David Durk, il quale contribuì anche lui a denunciare la corruzione del dipartimento di polizia di New York.
Lo sceneggiatore incaricato John Gregory Dunne, tuttavia, ritiene non ci sia alcuna storia interessante da raccontare e il progetto non arriva a concretizzarsi.
Nel 1972, dopo aver collaborato con Peter Mass per il film Joe Valachi - I Segreti di Cosa Nostra (The Valachi Papers, anch'esso tratto da un libro del giornalista), il produttore Dino De Laurentiis ha la possibilità di leggere in anteprima le prime 20 pagine della biografia incentrata su Serpico. Ne rimane così intrigato da acquisirne immediatamente i diritti, ancora prima della pubblicazione del libro stesso, offrendo a Peter Maas una somma sui 400.000 dollari.
Una prima sceneggiatura viene scritta da Waldo Salt, mentre John G. Avildsen viene scelto come regista. Costui giudica la sceneggiatura troppo lunga e poco interessante e così chiede e ottiene che Norman Wexler ne effettui una consistente revisione, dopo che i due si recano in Svizzera a incontrare Frank Serpico in persona, il quale fornisce loro preziosi dettagli.
Avildsen, tuttavia, entra ben presto in contrasto sia con Dino De Laurentiis che col produttore Martin Bregman, in merito a vari aspetti della produzione, minacciando più volte di andarsene. Il punto di non ritorno avviene nell'aprile del 1973. Il regista chiede con insistenza che alcune scene siano girate, per dare più autenticità al tutto, presso la casa di Brooklyn dove Serpico è cresciuto, ma gli viene risposto che per ragioni logistiche questo non è possibile.
Esasperato da questo, nonché da altre discussioni sul budget e le location da utilizzare per le riprese, John Avildsen abbandona il progetto. In sua sostituzione viene chiamato Sidney Lumet.
Per il ruolo del protagonista, Martin Bregman suggerisce il nome di un suo assistito, Al Pacino. In principio l'attore ha qualche esitazione nel partecipare, poiché la sceneggiatura non lo convince in pieno, e chiede un incontro col vero Frank Serpico. Questo avviene in una casa situata a Montauk che Al Pacino ha affittato per le vacanze estive: l'attore rimane affascinato dalla figura di Serpico e dalle motivazioni che lo hanno spinto ad agire e accetta dunque la parte.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 4 luglio 1973, tenendosi a New York. Nonostante il tema delicato, il dipartimento di polizia della Grande Mela offre piena collaborazione, mettendo a disposizione quattro centrali per le riprese e due agenti nel ruolo di consulenti.
Le varie scene vengono girate in ordine inverso rispetto alla trama. Al Pacino inizia avendo una folta barba e, man mano che la lavorazione procede, la barba viene accorciata, fino a che l'attore si ritrova sbarbato per quelle che sono le scene iniziali.
Frank Serpico è in principio presente sul set, avendo peraltro contribuito in fase di pre-produzione con alcuni consigli e suggerimenti, ma Martin Bregman gli chiede di allontanarsi in quanto ritiene che la sua presenza possa essere una distrazione per il cast. Serpico non obietta, ma non rimane esattamente entusiasta della cosa.
Al Pacino cerca di rimanere nel personaggio il più possibile, anche al di fuori del set, tanto che dopo una giornata estenuante, quando viene investito dai fumi di una cisterna, per la rabbia mostra il suo distintivo di Serpico al guidatore e gli ordina di scendere in quanto è in arresto.
Le riprese si concludono nel settembre 1973.
Serpico viene distribuito nei cinema americani a partire dal 5 dicembre 1973. A fronte di un budget di 3 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare sul territorio americano 30 milioni di dollari.
Dal film viene anche tratta una serie televisiva, che va in onda sulla NBC tra il 1976 e il 1977, con David Birney nel ruolo di Frank Serpico. Vengono girati un pilota e quattordici episodi, ma alla fine ne vengono trasmessi solo tredici.
Dopo il suo ritiro dalla polizia nel 1972, Frank Serpico si reca a vivere dapprima in Svizzera, restandovi per circa 10 anni e rilasciando di tanto in tanto delle interviste in merito alla brutalità e alla corruzione della polizia. Pur venendogli conferita une medaglia d'onore per i suoi meriti, non viene rilasciato il relativo certificato che attesta questo riconoscimento.
Nel 2013, Frank Serpico ottiene la cittadinanza italiana e infine nel 2022 - cinquant'anni dopo il suo ritiro - gli viene infine consegnato il certificato che conferma la medaglia d'onore attestante il suo coraggio nell'aver portato alla luce la corruzione del dipartimento di polizia.
Sidney Lumet e Al Pacino torneranno a collaborare poco tempo dopo per un'altra storia vera in Quel Pomeriggio Di Un Giorno Da Cani (Dog Day Afternoon)... ma questa è un'altra storia.

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