lunedì 11 luglio 2022

Fabolous Stack of Comics: Vendetta


Con decine di anni di vita alle proprie spalle e migliaia di albi pubblicati, prima o poi gli eroi che danno vita a un universo narrativo supereroistico devono fare i conti con le successive generazioni di eroi che verranno dopo di loro. Una tematica presente in realtà sin dalla Golden Age.
Gli eroi della Marvel da tempo si ritrovano a vedersi affiancati a eroi più giovani. Uno dei primi gruppi in tal senso sono stati i Nuovi Mutanti, ma ci sono stati anche i New Warriors o i Giovani Vendicatori. Non è detto, però, che tutti questi nuovi eroi abbiano la stessa visione della realtà che hanno gli eroi con più esperienza... e perché la stessa cosa non dovrebbe accadere con i nuovi supercriminali?
Una possibile risposta arriva dalla miniserie in sei numeri, pubblicata nel 2011, Vendetta (Vengeance), scritta da Joe Casey e disegnata da Nick Dragotta.
Non tutte le battaglie tra supereroi e supercriminali avvengono alla luce del sole, vi sono alcuni gruppi che preferiscono agire nell'ombra. Uno di questi è la Nuova Brigata Giovanile capeggiata dal Nullificatore Assoluto e da Miss America Chavez (qui alla sua prima apparizione).
Durante una missione, Miss America si imbatte in una versione alternativa dell'Intermediario, il quale li avverte di una possibile minaccia alla realtà dell'Universo ad opera dei Braak'nhüd e in cui avranno un ruolo decisivo anche i Giovani Signori del Male.
Ma in tutto questo qual è il ruolo del Teschio Rosso e come influisce un esperimento da lui condotto alla fine della Seconda Guerra Mondiale?
Joe Casey si pone due obiettivi con questa miniserie: da un lato portare a compimento, per la gioia degli amanti della continuity, sottotrame lasciate incompiute in altre storie da lui scritte (il nuovo Deathlok, l'Agente 18 dello SHIELD, e il gruppo dei Last Defenders capeggiato dal primo Nottolone), dall'altro introdurre un piccolo, nuovo status quo nel Marvel Universe (obiettivo riuscito almeno in parte, se pensiamo a Miss America).
Non è solo uno scontro tra eroi e criminali, è anche un confronto generazionale, tra idee del passato ritenute antiquate e le nuove proposte delle generazioni più giovani. Spesso la storia ci narra di giovani che a un certo punto decidono di ribellarsi a quello che è considerato un vecchio modo di pensare e provano a cambiare la società in cui vivono: questa miniserie è una sorta di riflesso di quel tipo di ribellione.
Ma una ribellione moderna, che parte da quei giovani a cui sono state tolte molte certezze, e quindi alcuni di loro si pongono in antitesi con gli adulti solo perché hanno rovinato il loro mondo e il loro futuro, ma non hanno idee immediate a portata di mano per migliorare la situazione. I Giovani Signori del Male, ad esempio, vogliono solo distruggere il mondo che gli adulti hanno creato, è l'unico atto di ribellione che sono in grado di concepire.
Il giudizio che dà Casey su queste nuove generazioni, tuttavia, non è negativo: si riconosce che questi ragazzi non hanno una guida e sono stati abbandonati a loro stessi, quando invece occorre trovare un modo per dialogare con loro e provare almeno a cambiare le cose.
Insomma, trovare un equilibrio tra Caos e Ordine, come l'Intermediario dice di fare lungo tutta la storia: un messaggio che in realtà viene tramandato non solo ai protagonisti della miniserie.

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