venerdì 29 luglio 2022

Netflix Original 66: Bright


Il film Alien Nation del 1988 ha introdotto un'interessante e differente visione sul tema dell'integrazione nei prodotti cinematografici, dipingendo una società in cui una razza di alieni era giunta sulla Terra e condivideva con gli esseri umani le loro usanze, i loro lavori, le loro amicizie.
Una sorta di deriva fantasy della fantascienza sociologica di Alien Nation giunge con Bright, diretto da David Ayer, scritto da Max Landis e distribuito su Netflix a partire dal 22 dicembre 2017.
Ci troviamo in un mondo dove gli esseri umani convivono con le creature delle fiabe quali gli elfi e dove la magia è stata messa al bando. L'agente pluridecorato Daryl Ward (Will Smith) viene affiancato al primo poliziotto elfo, Nick Jakoby (Joel Edgerton). Una conquista personale per Jakoby, che però gli ha fatto anche guadagnare il disprezzo da parte dei suoi simili.
La strana coppia è subito coinvolta in un'indagine incentrata su una bacchetta magica - il cui possesso è proibito per legge - che appartiene a un'elfa di nome Tikka (Lucy Fry). Una bacchetta che è molto contesa e che mette Ward e Jakoby contro tutti, sia criminali umani e fiabeschi che organismi di polizia. Ne nasce una caccia all'uomo e all'elfo che potrebbe costare loro la vita.
In quest'epoca così particolare, la metafora - sotto forma di una pellicola fantasy, contornata da alcuni cliché consueti del cinema d'azione e i buddy cop movies - di due poliziotti che appartengono entrambi a delle minoranze non diviene casuale.
La battaglia per il possesso della bacchetta magica che percorre l'intera trama principale diviene dunque anche, volenti o nolenti, per Ward e Jakoby una battaglia per affermare la loro identità, in particolar modo verso tutti quei componenti della società, incluse soprattutto le figure autoritarie a cui rispondono, che li osteggiano e li vorrebbero relegati in fondo alla scala sociale.
I due protagonisti rappresentano una sorta di versione fantasy di Murtaugh e Riggs di Arma Letale. Ed è proprio il background che ruota attorno a loro che viene alla fine un po' sacrificato. Infatti di questa dimensione dove umani e creature magiche convivono ci vengono rivelate solo alcune informazioni, mentre molto rimane invece non rivelato o solo suggerito (come ad esempio la task force del FBI composta da elfi che indaga su crimini legati alla magia).
Suppongo che la cosa sia dovuta al fatto che questo film è inteso come il primo capitolo di una saga, come è d'abitudine nelle produzioni cinematografiche, anche quelle streaming. Solo che pare esistano scarse speranze per una possibile seconda parte di Bright. La bacchetta magica stavolta non ha portato a termine l'incantesimo.

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