Le storie ambientate dopo un olocausto nucleare hanno sempre affascinato gli scrittori, sia di fumetti che di libri. Con una civiltà umana e le sue infrastrutture (città, governi, luoghi di potere) quasi del tutto scomparse si aprono infatti scenari narrativi infiniti... sperando che questi rimangano sempre confinati nella carta - o nel digitale che dir si voglia - e nella fantasia dei suddetti scrittori.
Anche il fumetto argentino ha affrontato questa tematica a modo suo, grazie a Cronache del Tempo Medio (Crónicas del Tiempo Medio), scritto da Emilio Balcarce e disegnato da Juan Zanotto, la cui prima parte viene pubblicata nel 1987.
In un futuro imprecisato, in una terra devastata dalle esplosioni nucleari, l'umanità vive in piccole tribù, in lotta l'una contro l'altra, con guerrieri indipendenti come la bella e determinata Safari o l'inesperto e giovane Random che cercano di sopravvivere giorno dopo giorno.
In questo contesto, due superpotenze si affrontano per il predominio del pianeta: la prima pedina sulla scacchiera è Nerone, un supercomputer che intende sterminare l'intera umanità che ritiene responsabile della situazione apocalittica. La seconda pedina è Brain, un ibrido genetico che vede in Nerone un avversario da eliminare.
Per raggiungere questo obiettivo, Brain raduna attorno a sé Safari, Random e altri guerrieri, per mettere in scena una partita a scacchi letale, in quella che potrebbe facilmente rivelarsi una missione suicida... o l'alba di una nuova era per l'umanità.
La storia unisce una paura dell'epoca con quelle che sono delle tematiche classiche della narrativa di fantascienza, aggiungendovi una sensibilità del fumetto argentino non riscontrabile in altri produzioni.
La paura è quella inerente il nucleare, ovviamente. Quando viene pubblicata questa storia, infatti, è passato circa un anno dal disastro di Chernobyl e il terrore di quella che viene definita un'apocalisse nucleare è ancora ben presente, nonostante i primi segni di distensione tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
I supercomputer e le creazioni scientifiche andate a male sono argomenti ricorrenti nella narrativa di fantascienza classica, che qui Balcarce riprende nei personaggi di Nerone e Brain, i quali vengono descritti come privi di ogni vestigia di empatia o umanità (che non hanno mai posseduto, peraltro).
Sensazioni in cui fanno precipitare i protagonisti che ruotano attorno al loro conflitto i quali, oltre a una battaglia di natura più prettamente fisica, devono anche lottare interiormente per non cedere ai propri demoni e annullare le loro coscienze. Chi perde questa lotta non è destinato ad arrivare alla fine della battaglia.
Cronache del Tempo Medio è una storia di sopravvivenza, ma anche di un'umanità allo sbando che riesce a trovare la forza di rialzarsi aggrappandosi a quelle sensazioni di speranza che paradossalmente si possono avere solo durante le situazioni più disperate. Per poter ricominciare, tornare a un punto di partenza. Con una nuova vita in un mondo diverso.
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