domenica 3 luglio 2022

A scuola di cinema: Rosemary's Baby (1968)

1967: Viene pubblicato il romanzo Rosemary's Baby, scritto da Ira Levin.
La Rosemary del titolo è Rosemary Woodhouse, la quale si trasferisce insieme a suo marito Guy, un attore teatrale e televisivo di seconda fascia, in un appartamento a New York sito in un immenso complesso dallo stile gotico.
In questo complesso, i due sposi fanno presto la conoscenza dei vicini Minnie e Roman Castevet, con cui Guy stringe un forte legame.
Guy ottiene la sua grande possibilità quando gli viene assegnato un ruolo da protagonista in una rappresentazione teatrale, poiché il primo attore è divenuto cieco all'improvviso per ragioni misteriose, dopodiché vuole avere un figlio insieme a Rosemary.
La stessa notte in cui Guy esprime questo suo desiderio, Rosemary ha un terribile incubo in cui viene violentata da una creatura mostruosa. A seguito di questo, scopre di essere incinta e da lì in poi per lei è una discesa nell'incubo, mentre Guy diventa un attore sempre più riconosciuto.
Rosemary capisce infine che i suoi vicini di casa sono componenti di una setta satanica e che sta aspettando il figlio del diavolo, il prossimo Anticristo.
Questo libro diviene in breve tempo un bestseller e ne viene subito prodotto un adattamento cinematografico.


Quando il libro di Ira Levin è ancora in fase di bozza, il regista e produttore William Castle lo porta all'attenzione del produttore della Paramount Pictures Robert Evans, intravedendo nell'opera un buon prodotto per un film di serie B a basso budget, in cui Castle è specializzato.
Evans intuisce le potenzialità della cosa e fa acquisire i diritti di sfruttamento cinematografico nel marzo 1967. Evans vuole anche che sia un progetto di più alto profilo, quindi affida a William Castle il ruolo di produttore e va alla ricerca di un altro regista.
Costui è individuato in maniera rapida in Roman Polanski, di cui Robert Evans ha apprezzato i film da lui diretti per il mercato europeo. Questo progetto rappresenta il suo debutto sul mercato americano. Polanski scrive anche la sceneggiatura, completandola nell'aprile 1967 dopo circa tre settimane.
Per il ruolo di Guy Woodhouse, la prima scelta ricade su Robert Redford, ma l'attore viene coinvolto in una disputa contrattuale con la Paramount per essersi ritirato dalle riprese di un film, Due Occhi di Ghiaccio (Blue), e dunque la trattativa non prosegue.
Vengono dunque considerati altri attori, tra cui Jack Nicholson che effettua anche un'audizione che non convince Polanski. La parte viene infine assegnata a John Cassevetes, su suggerimento dello stesso Roman Polanski.
Per il ruolo di Rosemary Woodhouse, Roman Polanski pensa in un primo momento a Tuesday Weld, che vede come la classica ragazza della porta accanto, ma costei rifiuta. Riflette allora se assegnare la parte alla sua compagna Sharon Tate, ma giunge alla conclusione che non sarebbe corretto.
Robert Evans suggerisce allora un altro nome: Mia Farrow. L'attrice non ha al suo attivo molte pellicole cinematografiche, ma è nota al grande pubblico per la sua partecipazione alla serie televisiva Peyton Place e per essere la moglie di Frank Sinatra, un'unione che sta creando molto scalpore a causa della differenza di età tra i due. Polanski accetta il consiglio del produttore.
La parte viene assegnata all'attrice nel luglio 1967, dopo che la Paramount ha negoziato la partecipazione di Mia Farrow a questo film con la 20th Century Fox, con cui è sotto contratto e per cui è tenuta a girare una pellicola a breve con Frank Sinatra.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 21 agosto 1967, tenendosi a New York e Los Angeles.
Per la scena in cui Rosemary deve attraversare la Quinta Avenue di New York, rischiando di venire investita dalle automobili, questa viene realizzata senza bloccare il traffico. È Roman Polanski a convincere l'attrice a girare questa scena, convincendola del fatto che nessun autista si sognerebbe di investire una donna incinta. Siccome nessun operatore si fa avantu per realizzare questa ripresa, se ne occupa lo stesso Roman Polanski utilizzando una telecamera a mano.
Mia Farrow, inoltre, convinta vegetariana, viene persuasa per esigenze di scena a mangiare della carne cruda.
Il rapporto lavorativo tra Roman Polanski e John Cassavetes, invece, non è affatto idilliaco. L'attore ha al suo attivo la regia di alcuni film, un paio realizzati anche per il mercato indipendente, e preferisce un approccio alla recitazione e alle riprese più libero e con qualche improvvisazione. Cosa che va in netto contrasto con la rigida metodologia e il perfezionismo di Polanski, il quale fa girare più volte anche una scena in apparenza semplice. John Cassavetes non manca di esprimere le sue opinioni in merito, cosa che contribuisce a creare una certa tensione tra lui e il regista.
Frank Sinatra non vede di buon occhio la partecipazione di Mia Farrow a questo film, tanto che quando le tempistiche si allungano le chiede espressamente di ritirarsi dal progetto, poiché deve partecipare come coprotagonista a Inchiesta Pericolosa (The Detective), dove lui ha la parte principale.
Mia Farrow decide di non abbandonare le riprese, da un lato perché la ritiene una cosa non corretta nei confronti della produzione, dall'altro perché il produttore Robert Evans la convince che stia dando una grande interpretazione che la porterà alla notorietà.
Per tutta risposta, nel novembre 1967 Frank Sinatra manda il suo avvocato con le pratiche del divorzio sul set del film, che l'attrice firma tra le lacrime, ponendo così fine a un'unione durata poco più di un anno.
Il protrarsi delle tempistiche di lavorazione rispetto alle previsioni iniziali suscita perplessità alla Paramount, i cui dirigenti esternano le loro preoccupazioni ai produttori Robert Evans e William Castle. Tali voci arrivano anche all'attenzione di Roman Polanski. Il regista inizia a temere che sarà allontanato, ma il collega Otto Preminger - venuto a trovarlo sul set - placa queste sue paure: la casa di produzione ha molto apprezzato il girato che ha visionato finora e dunque non deve preoccuparsi di nulla.
Le riprese si concludono il 20 dicembre 1967. Alla fine, Roman Polanski si ritrova con un girato di circa quattro ore e non sa decidere quali scene debbano essere tagliate, affidando dunque questo compito al montatore Sam O'Steen.
Rosemary's Baby viene distribuito nei cinema americani a partire dal 23 giugno 1968. A fronte di un budget di circa 3 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare oltre 33 milioni di dollari.
Un successo che fa decollare la carriera cinematografica sia di Mia Farrow, seppur a discapito di un rapporto, che di Roman Polanski, anche se costui deve poi affrontare poco tempo dopo la tragedia dell'uccisione della sua compagna Sharon Tate.
Per quanto possa apparire strano, qualche tempo dopo Rosemary's Baby diviene oggetto di un sequel... ma questa è un'altra storia.

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