giovedì 28 luglio 2022

Prime Video Original 24: La Forza della Natura


Le catastrofi naturali, come gli uragani ad esempio: argomento perfetto per i documentari e i cicli incentrati sui film di serie B che vanno - o meglio, andavano - in onda d'estate su Canale 5, che tanto i fondi di magazzino comunque si utilizzano in qualche modo.
In principio, i film catastrofisti vertevano perlopiù sul disastro in sé e come vi reagivano le persone (come ad esempio nel classico Terremoto, con Charlton Heston). Ma vi è anche una variante molto sfruttata, che presenta una trama che si verifica mentre si sta per scatenare un evento naturale e come i protagonisti si ritrovino coinvolti a gestire entrambe queste crisi. Un ottimo esempio in tal senso è Pioggia Infernale (Hard Rain), con Morgan Freeman e Christian Slater.
Una nuova pioggia infernale è presente anche in La Forza della Natura (Force of Nature), diretto da Michael Polish, scritto da Cory Miller e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 23 novembre 2020.
Ci troviamo a San Juan, in Porto Rico. Mentre un tremendo uragano si appresta a colpire la città, un ladro di nome Giovanni Battista (David Zayas) è alla ricerca di alcuni quadri di grande valore. Nel frattempo l'agente Cardillo (Emile Hirsch), caduto in disgrazia a seguito di un drammatico evento, viene incaricato dell'evacuazione di un condominio, dove trova l'ex agente Ray Barrett (Mel Gibson) e sua figlia Troy (Kate Bosworth).
Il caso vuole che i quadri ricercati da Giovanni Battista siano presenti proprio in quel condominio e Cardillo dovrà guardarsi dall'attacco del rapinatore e della sua banda, mentre l'uragano si avvicina sempre più, rischiando di vanificare tutti i suoi sforzi.
Se non fosse per la presenza di attori di buon livello, incluso un Mel Gibson al minimo sindacale che omaggia neanche troppo velatamente il suo personaggio di Arma Letale in versione invecchiata, saremmo proprio dalle parti di un film televisivo di vecchio stampo. Quelli con ambientazioni ridotte al minimo, effetti speciali ridotti al minimo, storia ridotta al minimo... un film minimalista, insomma!
Non aspettatevi dunque grandi sorprese, nel senso che i vari personaggi fanno esattamente quello che vi aspettate che faranno - il poliziotto in disgrazia si riscatta, quello prossimo alla pensione si sacrifica per tutti, i cattivi affrontano la giusta punizione - e qui e lì troverete pure qualche situazione paradossale.
Tipo Giovanni Battista, e già il nome è tutto un programma, che conosce a menadito il passato di Cardillo pur incontrandolo per la prima volta solo in questa occasione (e la motivazione che adduce al riguardo è paro paro quella di Alberto Sordi ne Il Marchese del Grillo).
Oppure un tizio che ospita nel suo appartamento una tigre, e non se ne capisce bene il motivo, ma nessuno ci spiega come abbia fatto a catturarla e rinchiuderla dentro una stanza del suo appartamento sito nei piani più alti e a cosa effettivamente gli serva! Però chiaro che se il climax finale prevede l'uso di una tigre, da qualche parte una tigre deve pur spuntare.
Insomma, più che un film catastrofista sembra una catastrofe di film che pare quasi non volersi prendere apposta sul serio, tanto da apparire consapevole dell'implausibilità di quanto viene messo in scena. La natura può stare tranquilla, insomma.

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