Giugno 1976: Viene pubblicato sul New York Magazine l'articolo Tribal Rites of the New Saturday Night, scritto dal giornalista britannico Nik Cohn.
L'articolo descrive il fenomeno della musica disco che sta imperversando negli Stati Uniti, anche se in quel periodo sta vivendo una fase di declino, tramite una sortita del giornalista presso una discoteca di Brooklyn, 2001 Odissey.
Il protagonista è un ragazzo di nome Vincent, proveniente dalla periferia, il miglior ballerino della città che vede nella danza una sorta di via di fuga dalla realtà opprimente del quartiere in cui vive.
Attorno a lui, un mondo composto da svariate, eccentriche personalità come la sua famiglia e gli amici - perlopiù italoamericani - assieme a cui frequenta la discoteca. E quello che appare come un mondo separato, la notte del sabato sera, dove Vincent può scatenare tutte le sue abilità come danzatore e radunare attorno a sé decine di persone. Una vera star.
Questo articolo, e il suo protagonista, divengono poi la base di un celebre film.
Pochi giorni dopo l'uscita dell'articolo di Nik Cohn, il produttore Robert Stigwood, manager in passato di svariati cantanti e gruppi musicali e che si è occupato in prevalenza di musical, ne acquisisce i diritti dietro una somma di 90.000 dollari.
Nik Cohn stesso ne produce un primo trattamento, ma la sceneggiatura definitiva viene scritta da Norman Wexler. In principio, il titolo è lo stesso dell'articolo, ma viene poi cambiato in Saturday Night. Il progetto viene opzionato dalla Paramount Pictures.
Vincent nella sceneggiatura diviene Tony Manero e per il suo interprete Robert Stigwood non ha alcun dubbio, poiché ha appena messo sotto contratto un giovane attore per la realizzazione di tre film dietro compenso di un milione di dollari. Il suo nome è John Travolta e all'epoca è più noto per essere uno degli interpreti della sitcom I Ragazzi del Sabato Sera (Welcome Back, Kotter): è la sua fidanzata Diana Hyland a convincerlo ad accettare questo ruolo.
Per prepararsi alla parte, l'attore inizia a correre ogni giorno e, coadiuvato dai ballerini e coreografi Lester Wilson e Deney Terrio, si allena a ballare sempre su base giornaliera per almeno tre ore. Arriva infine a dimagrire di circa nove chili.
Inoltre, insieme a Norman Wexler, visita la discoteca 2001 Odissey, recandosi lì con degli occhiali neri e un cappello per non essere riconosciuto e osservando le movenze dei vari ballerini presenti sulla pista da ballo.
Per il ruolo di Stephanie Mangano, viene scelta Karen Lynn Gorney, un'attrice di soap opera. Costei viene a sapere delle audizioni dal nipote di Robert Stigwood mentre entrambi si trovano su un taxi e, forte anche della sua esperienza come ballerina, si aggiudica la parte.
La regia viene affidata in un primo momento a John Guilbert Avildsen, ma ben presto iniziano a sorgere delle differenze creative tra lui, Travolta e Stigwood. Il regista vuole smorzare i toni troppo cupi della sceneggiatura di Wexler e concepire un finale più rassicurante. Vuole inoltre eliminare le scurrilità e plasmare il personaggio di Tony Manero in un bravo ragazzo che impara a ballare.
Robert Stigwood non intende modificare il progetto come concepito in origine e così, tre settimane prima dell'inizio dei lavori, licenzia Avildsen, nello stesso giorno in cui costui riceve la nomination all'Oscar per Rocky. In sua sostituzione viene scelto John Badham.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 14 marzo 1977, tenendosi a New York.
Un problema che si presenta sin dal primo giorno, e che non è stato previsto, è la popolarità di John Travolta. Anche se all'epoca appare solo in televisione come uno dei tanti personaggi di una sitcom, l'attore può già contare su nutrito numero di fan che lo adorano e che si accalcano ai lati del set per poterlo vedere, rendendo impossibile fare delle inquadrature in cui loro non siano presenti e costringendo così la sicurezza a dover mandare tutti a casa vista la non gestibilità della situazione.
Alla fine, per ovviare a questa problematica per quelle scene che necessariamente devono essere girate in esterni di giorno, le riprese vengono effettuate praticamente all'alba e completate il prima possibile prima che arrivino i fan dell'attore.
Poco tempo dopo, la produzione viene temporaneamente interrotta a causa di un evento luttuoso. Diana Hyland, la fidanzata di John Travolta, è infatti affetta da qualche tempo da un cancro al seno e, il 27 marzo 1977, John Travolta le è accanto quando la malattia le toglie la vita. Dopo alcuni giorni di lutto, l'attore torna infine sul set.
La presenza nel quartiere di Bay Ridge di una produzione cinematografica attira l'attenzione di una banda criminale locale, che un giorno lancia una bomba dentro la discoteca 2001 Odissey, senza fortunatamente procurare vittime o feriti. Per evitare ulteriori problemi, si decide di pagare per avere protezione.
In principio, i Bee Gees non vengono coinvolti nella colonna sonora, tanto che John Travolta e gli altri attori ballano al ritmo delle canzoni di Stevie Wonder, Boz Scaags e altre hit dance del periodo.
Robert Stigwood contatta i componenti del gruppo mentre si trovano a Parigi. I Bee Gees non hanno interesse a comporre la colonna sonora, tuttavia hanno dei brani inediti già pronti (Stayin' Alive, Night Fever, How Deep Is Your Love, More Than a Woman) che fanno recapitare al produttore pochi giorni dopo e che vengono dunque inclusi nella colonna sonora.
Con l'ingresso delle canzoni dei Bee Gees, giunge anche il titolo definitivo del film poiché a Saturday Night viene aggiunto in fondo il termine Fever, dalla loro canzone Night Fever.
Le riprese si concludono nel maggio 1977.
In fase di montaggio, John Travolta nota che per alcuni suoi numeri di danza si preferisce far uso di immagini ravvicinate piuttosto che inquadrare la sua intera figura e si lamenta di questo con John Badham e Robert Stigwood. Per l'attore così facendo non hanno avuto alcun senso le lezioni di ballo che ha appreso e tutto l'allenamento che ha fatto per entrare in forma.
Stigwood riconosce la fondatezza delle ragioni dell'attore e gli consente di supervisionare un montaggio dove le sue sequenze di danza appaiono nella maniera da lui preferita.
La Febbre del Sabato Sera (Saturday Night Fever) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 12 dicembre 1977. A fronte di un budget di circa 3 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale 237 milioni di dollari.
Nel 1996, venti anni dopo l'uscita dell'articolo che ispirò questo film, Nik Cohn fa una scioccante rivelazione: l'intero pezzo è stato da lui inventato. Il giornalista, infatti, non è mai entrato nella discoteca 2001 Odissey in quanto in quel momento era in corso una rissa e uno dei partecipanti, caduto a terra, gli ha vomitato sui pantaloni.
Tornato a casa, Nik Cohn si è poi recato nuovamente presso la discoteca il giorno dopo per osservare i terreni attorno al locale, ideando poi i vari personaggi dell'articolo basandosi su alcune persone che aveva conosciuto in Inghilterra, tra cui anche Vincent, ispirato a un componente di una gang criminale inglese. Ma tutto questo non intacca la fama del film.
La Febbre del Sabato Sera fa rivivere la disco music lungo tutti gli Stati Uniti e non solo e il personaggio di Tony Manero ritorna pochi anni dopo per un sequel... ma questa è un'altra storia.
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