martedì 14 marzo 2023

Netflix Original 113: Il Padre dell'Anno


Eh, i rapporti tra padre e figlio sono sempre complicati. C'è un gap generazionale che a volte risulta difficile colmare e differenze di vedute che talvolta sfociano in aperti contrasti.
Ma come ogni rapporto familiare, può anche riservare piacevoli sorprese e, chissà, magari anche qualche risata e momento di sollievo. Come accade in Il Padre dell'Anno (Father of the Year), diretto da Tyler Spindel, scritto da Tyler Spindel e Brandon Cournoyer e distribuito su Netflix a partire dal 20 luglio 2018.
Ben (Joey Bragg) e Larry (Matt Shively) si apprestano a partire per New York al fine di stabilirsi lì in maniera permanente, ma prima decidono di andare a trovare i loro genitori che non vedono da un po', in particolare i rispettivi padri, Wayne (David Spade) e Mardy (Nat Faxon).
Dopo un paio di malintesi, i due padri entrano in contrasto tra loro per dimostrare di essere il genitore migliore, mentre al contempo per una serie di sventure i due ragazzi non possono più trasferirsi a New York e devono riconsiderare le loro priorità.
Questo film è stato prodotto dalla società fondata da Adam Sandler, ovvero Happy Madison Productions, e vi ha dunque lavorato l'entourage che ruota intorno all'attore, compresi i suoi amici attori e sceneggiatori. Quindi sì, prima che ve lo chiediate, il film è proprio una di quelle commedie surreali stile cinepanettone italiano ultima maniera, solo ambientato in questo caso nella periferia statunitense.
E perciò, in maniera oserei dire inevitabile, tutto il corollario delle solite scene (quelle a sfondo sessuale, principalmente, imbarazzanti perlopiù) che trovate in questi film non mancherà di fare la propria apparizione anche qui.
Che poi questo potrebbe anche rappresentare un punto di partenza, per quanto esile, volto a dare vita a una trama. Ma in realtà il film null'altro è che una serie di sketch comici, legati tra loro da un debole filo conduttore, che poi messi insieme non vanno a impattare più di tanto su storia che in realtà non esiste.
La premessa del confronto genitoriale viene dunque subito messa da parte per dare spazio alle varie scenette di cui sopra: avrete già capito da precedenti post che non rappresentano esattamente la mia cup of tea. Si vede che invece al pubblico americano continuano a piacere, visto che ogni tot mesi questo tipo di pellicola risalta fuori, come nel caso di Ibiza o Matrimonio a Long Island.
E alla fine, un bel sano trionfo e marcata sottolineatura dei valori americani quali la patria e la torta di... no, questa manca a dire il vero.
Dimenticabile.

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