Le leggende metropolitane un tempo si diffondevano con un mezzo ancora oggi efficace, il passaparola. Magari prendevano spunto da un fatto reale, ma poi gli infiniti passaggi tramutavano quell'evento in qualcosa di mai accaduto. Ciò che oggi viene definita una fake news.
Nel mondo di oggi, le leggende urbane hanno un modo molto più efficace e rapido per diffondersi: Internet. Basta un piccolo fuoco che viene attizzato e diventa ben presto un incendio difficile da domare.
Una leggenda metropolitana diffusasi tra il 2018 e il 2019 è quella sulla cosiddetta Momo Challenge, un meme che si dice girasse su Whatsapp, prendesse di mira giovani ragazzi e li costringesse tramite minacce a sfide sempre più ardite, incluso autoinfliggersi dolore e addirittura suicidarsi.
Nonostante un panico che ha raggiunto livelli globali - ed è arrivato anche in Italia - nessuna prova che colleghi Momo a suicidi o autolesionismo di giovani ragazzi è mai stata trovata e il tutto è infine stato ricollegato al panico dei genitori, legittimamente preoccupati per i loro figli, che ha portato tuttavia al diffondersi di un terrore generalizzato verso qualcosa di mai esistito.
Prende spunto da questa leggenda metropolitana Grimcutty, film scritto e diretto da John Ross e distribuito su Disney+ a partire dal 10 ottobre 2022.
Asha Chaudry (Sara Wolfkind), come tutti i giovani di oggi, è presente sui social network e ha un canale YouTube con pochi iscritti incentrato su video ASMR. Questo, tuttavia, preoccupa i suoi genitori che cercano saltuariamente di sottrarle telefonino e PC per portarla a vivere all'aria aperta.
Quando si diffonde la notizia che c'è un tizio di nome Grimcutty che prende di mira i giovani su Whatsapp e sulle chat online costringendoli a suicidarsi, il livello di tensione di tutti i genitori della città cresce a livelli parossistici.
Eppure Grimcutty sembra esistere davvero, ma solo Asha e poche altre persone sono in grado di vederlo. Con un killer dalla forza soprannaturale che l'ha presa di mira e i suoi genitori che non credono a ciò che ritengono essere solo bugie, Asha deve dunque andare all'origine di Grimcutty e scoprire chi l'abbia creato. E se sia possibile sconfiggerlo.
Quando ho letto la trama di questo film, che pur tratta temi attuali, mi sono ritornati in mente certi film e filmacci horror degli anni '80 e '90 del secolo scorso, dove erano presenti killer dai poteri soprannaturali o presunti tali (Freddy Krueger e Jason Voorhees sono i primi esempi che balzano alla mente) che prendevano di mira i ragazzi adolescenti.
Ma i tempi cambiano. Se Freddy e Jason avevano come obiettivo coloro che facevano sesso pre-matrimoniale o consumavano droghe, i killer degli horror odierni si alimentano di quella che è la confusione generale, se così possiamo definirla, dei giovani nati a cavallo del millennio o poco dopo e che vedono come distante da loro il mondo dei loro genitori.
Detto questo, il film non lancia il consueto messaggio da boomer "Abbasso la tecnologia, viva il contatto umano e le passeggiate all'aria aperta!", piuttosto invita a un uso più consapevole - sia da parte dei genitori che dei figli - della tecnologia e delle sue potenzialità, altrimenti la conseguenza è che si alimentano le ansie e gli orrori della società odierna, come accaduto nel caso della Momo Challenge.
Certo, il tutto inserito all'interno di una trama prevedibile, con protagonisti che vanno da A a B semplicemente perché la storia è lì che deve andare e che ha dei punti irrisolti, ivi compresa l'origine del killer, cosa che peraltro viene riconosciuta alla fine (onesti, quantomeno).
Mi sa che prima che Freddy e Jason vengano scalzati dal podio, ci vorrà ancora un po' di tempo... sì, forse quest'ultima frase è da boomer nostalgico.
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