venerdì 17 marzo 2023

Fabolous Stack of Comics: Pinguino - Dolore e Pregiudizio


Nella variegata galleria di criminali che può vantare il Cavaliere Oscuro, Oswald Cobblepot alias il Pinguino occupa un posto di primo piano.
E forse non lo avrebbero pensato nemmeno i suoi creatori, Bob Kane e Bill Finger, che lo idearono come uno dei tanti, insoliti criminali - che avevano spesso piani sciocchi - contro cui doveva confrontarsi Batman.
Dopo Crisi sulle Terre Infinite, la versione giocherellona del Pinguino non poteva più funzionare e così è stato reinventato come un boss del crimine di Gotham City che opera attraverso società legali, tra cui il locale Iceberg Lounge, tramite cui perpetuare estorsioni e minacce e riciclare il denaro sporco.
Anche la sua origine è stata rivista, pur prendendo a riferimento alcuni elementi della Silver Age, e vede Cobblepot - che vive una sorta di rapporto edipico con la madre - uccidere i suoi fratelli e suo padre che lo ridicolizzavano per il suo aspetto e per la sua passione per l'ornitologia.
Un'origine che viene esplorata nelle sue conseguenze nella miniserie in cinque numeri Dolore e Pregiudizio (Pain and Prejudice), pubblicata tra il 2011 e il 2012, scritta da Gregg Hurwitz e disegnata da Symon Kudranski. Con tanti omaggi a Jane Austen.
Oswald Cobblepot ha costruito la sua fortuna dal nulla. Ultimogenito di una famiglia che lo detestava, era amato solo da sua madre, che cercava di proteggerlo a ogni costo. Per lei, Cobblepot ha ucciso i suoi congiunti e ha poi costruito un impero criminale per poterle donare i gioielli e i beni più preziosi, sottratti con l'unica arma che lui conosce, la violenza.
Quando però sua madre muore di vecchiaia, il mondo di Oswald Cobblepot sembra andare in frantumi. Un mondo che tuttavia trova una nuova scintilla di speranza grazie a Cassandra, una ragazza non vedente di cui Cobblepot si innamora. Che sia davvero questa la fine del Pinguino?
Questa storia indaga a fondo nell'animo oscuro di Oswald Cobblepot, mostrandocene le principali motivazioni. Motivazioni che non sono dettate dal desiderio di arricchirsi o dominare la città, che rimangono comunque nel suo radar, quanto ricadono nel farsi accettare dalla popolazione e vendicarsi di tutti coloro che lo hanno maltrattato in passato o lo prendono in giro (o che lui crede lo abbiano preso in giro), non uccidendoli, ma distruggendo la loro vita.
In questo senso, il Pinguino risulta uno dei nemici più insidiosi di Batman. Non attacca in maniera diretta, salvo rari casi, ma utilizza criminali che non possono essere collegati a lui e nasconde tutto dietro una serie di scatole cinesi di società di comodo che ripuliscono il denaro sporco.
Cobblepot è consapevole della sua natura criminale ma, in una vignetta significativa, afferma di non ritenersi migliore o peggiore di coloro che sfruttano i lavoratori in nero o truffano i consumatori facendo perdere loro i risparmi di una vita. Il Pinguino, dunque, è il male che si conosce, ma che dire di quelle altre persone che dietro un sorriso e una bella facciata nascondono segreti ben più turpi?
A fare da cornice a questo animo nero, una ragazza che non può scrutare in suddetto animo, poiché la sua innocenza e il fatto che non riesca a vedere le consentono di toccare delle corde di cui il Pinguino stesso non era consapevole.
Ma il Pinguino ha un difetto di fondo: crede che l'amore possa essere comprato, così come ha cercato invano di comprare quello di sua madre quando l'affetto di lei nei suoi confronti è finito. E spesso è quasi impossibile cambiare la propria natura, anche quando è per un bene superiore.

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