Ritorna una nuova Storia di Guerra ideata da Garth Ennis e ancora una volta è incentrata sull'esercito britannico, dopo Lo Squadrone dei Vampiri (Vampire Squadron). A finire sotto i riflettori, stavolta, è il SAS (Special Air Service), corpo speciale dell'esercito britannico inaugurato nel 1941 durante una campagna militare in Africa per effettuare attacchi rapidi contro le truppe naziste e attivo ancora oggi.
Il SAS è protagonista del one-shot I Reiver (The Reivers), disegnato da Cam Kennedy e pubblicato nel 2003.
L'anno è il 1941, poco tempo dopo la formazione del SAS.. In Africa, una truppa guidata da Bill Nixon, discendente dei Reiver dei Borders, un popolo violento e saccheggiatore, riceve l'incarico di distruggere un campo d'atterraggio aereo in mano ai nazisti.
Gli uomini al servizio di Nixon sono gente determinata, ma anche avventata e scavezzacollo, pronta a gettarsi in mezzo al pericolo senza curarsi delle possibili conseguenze. Caratteristica che potrebbe segnare la loro salvezza... o la loro rovina.
In Lo Squadrone dei Vampiri avevamo visto dei personaggi trascinati nel conflitto, pur essendo parte di un organismo militare, cercare al tempo stesso di trovare una via d'uscita, qualcosa che andasse oltre la guerra nella previsione di un domani migliore.
In questo caso, invece, i componenti del SAS sono uomini che sembrano vivere unicamente in funzione della guerra, a partire dal protagonista che discende da una stirpe belligerante e violenta. Uomini che - forse per mascherare le loro paure e incertezze davanti al nemico - si comportano a volte in modo farsesco, intonando canti politicamente scorretti, o che compiono raid molto brevi volti a fare terra bruciata attorno a loro. Ma la missione rimane il cuore dei loro ideali.
Nella visione poetica - almeno secondo il suo punto di vista - di Garth Ennis, che come molti di noi i nazisti non li ha molto in simpatia, questi discendenti dei Reiver rappresentano il soldato perfetto. Colui che combatte il male assoluto senza ripensamenti, che si getta a capofitto nell'azione ed è pronto anche a sacrificare la propria vita pur di raggiungere il proprio obiettivo.
Il tutto in una cornice quasi surreale, dove il passato si fonde col presente e le allucinazioni diventano realtà, mentre un corpo militare appena nato compie i suoi primi passi. Ma non gli ultimi, come la storia ha poi dimostrato.
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