lunedì 8 agosto 2022

Netflix Original 67: Il Re della Polka


In School of Rock, Jack Black ha messo in scena il lato positivo della musica, migliorando attraverso di essa le vite degli studenti di una scuola.
Ma come ci hanno dimostrato i vari biopic incentrati sui cantanti, da Ray in poi, la musica ha anche un lato oscuro, capace di generare demoni interiori.
Una sorta di mix tra questi due aspetti della musica si ritrova in Il Re della Polka (The Polka King), film diretto da Maya Forbes, da lei sceneggiato insieme a Wallace Wolodarsky e distribuito su Netflix a partire dal 12 gennaio 2018.
La pellicola è incentrata sulla vera storia di Jan Lewan, un musicista di origine polacca che con la sua band di polka riesce a ottenere successo anche negli Stati Uniti. La cosa gli consente di aprire un negozio di oggettistica e gioielleria e di organizzare dei viaggi all'estero.
Per raccogliere fondi per queste sue attività, ottiene ingenti somme di denaro da parte di alcuni investitori, conquistandoli con la promessa di interessi superiori a quelli bancari. Somme che vengono restituite solo in parte, secondo quello che è un consolidato Schema Ponzi.
A seguito di un'indagine delle autorità, nel 2004 Jan Lewan viene condannato per frode finanziaria e sconta cinque anni di prigione, dopo i quali prova a riportare in auge la sua carriera musicale.
Quest'incredibile storia è stata oggetto di due documentari, Mystery of Polka King e The Man Who Would Be Polka King, su cui è stata basata la sceneggiatura, che copre un periodo temporale che va dal 1990 al 2009, poco tempo dopo che Jan Lewan esce di prigione.
Una storia che - oltre agli elementi già indicati - potrebbe apparire quasi surreale, tra viaggi in Vaticano con annessa visita al Papa, concorsi di bellezza regionali truccati e gente che balla vestita come un orso.
Eppure è successo davvero... in Pennsylvania. Jack Black, con la sua versatilità, è probabilmente uno dei pochi attori che può interpretare un personaggio reale che sembra tuttavia uscito da una fiaba oscura, alternando svariati momenti di comicità con altre scene dove emergono i momenti più drammatici di questa storia.
E proprio un tono da fiaba oscura è quello che viene adottato, con personaggi che attorniano il protagonista che sembrano rappresentare più gli elementi surreali che caratterizzano il percorso di un (anti)eroe.
Il giudizio sul curioso personaggio che ha nome Jan Lewan non è infine del tutto negativo: avendo scontato la sua pena, riprende a fare ciò che sa fare meglio. Cantare la polka, continuando a far divertire centinaia di persone. Tutti, insomma, meritano una seconda occasione.
In un certo senso, anche questa può essere considerata una faccia - distorta - della medaglia del sogno americano.

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