mercoledì 17 agosto 2022

Prime Video Original 26: La Bugia


A volte l'orrore non giunge da mostri spaventosi o da spietati serial killer. A volte l'orrore è vicino a noi, magari in un ambito domestico, come abbiamo già avuto modo di trattare, oppure da persone di cui dovremmo fidarci. Quali i componenti della nostra famiglia.
La famiglia e l'orrore che da un giorno all'altro può colpirla si ritrova nel film La Bugia (The Lie), scritto e diretto da Veena Sud e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 6 ottobre 2020. La pellicola si basa sul film tedesco del 2015 Wir Monster.
Jay Logan (Peter Sarsgaard) e Rebecca Marston (Mireille Enos) sono due coniugi separati che rimangono in contatto grazie alla figlia Kayla (Joey King).
Un giorno, mentre Jay Logan accompagna la figlia a una sessione di danza insieme alla sua migliore amica Britney, Kayla in un impeto di rabbia dichiara di aver gettato giù da un ponte la ragazza e di averla uccisa.
Jay Logan in principio vuole chiamare la polizia, ma subito dopo cambia idea e - anche con la complicità della sua ex moglie, la quale viene a conoscenza della cosa - inizia a proteggere Kayla costruendo attorno a lei una fitta rete di menzogne.
Una fitta rete che però rischia di avvolgerli, poiché sia il padre di Britney che la polizia sono sulle tracce della ragazza e ben presto i loro sospetti non potranno che convergere sulla sua migliore amica e i suoi genitori.
La trama di questa storia e il modo in cui viene trattata a livello cinematografico - limitando l'uso della musica, utilizzando inquadrature perlopiù fisse - cercano di dare un'impronta realistica a una situazione che, per quanto estrema, potrebbe riguardare molte persone.
I temi principali sono quelli dell'amore genitoriale, delle responsabilità che ne derivano e cosa, in netto contrasto con la società civile, si sia disposti a fare per proteggere i propri figli dalle conseguenze delle azioni che loro stessi hanno causato.
Seppur in maniera inevitabile estremizzata in alcuni punti, dunque, la situazione descritta vive di un crescendo di tensione che in realtà non ci viene mostrata pienamente, cosicché quando infine esplode vuole coglierci impreparati (ma a mio parere l'obiettivo non va del tutto a segno).
Se i due genitori vengono dipinti come persone credibili, che con le loro azioni soffrono e si interrogano su ciò che fanno (grazie anche alla bravura dei due attori), dall'altro lato la figlia viene dipinta come priva di qualsiasi empatia. Risulta proprio odiosa, arrogante, veniamo portati a detestarla per questo e - se consideriamo il finale a sorpresa che cerca di ribaltare questa prospettiva - credo sia stata proprio una cosa voluta.
Quindi ricordatevi sempre che non tutto è ciò che appare e che la nostra percezione della realtà, limitata dal nostro sguardo e dal nostro vissuto, potrebbe a un certo punto trarci in inganno. La bugia del titolo è la nostra realtà.

Nessun commento:

Posta un commento