lunedì 2 ottobre 2023

Prime Video Original 71: Equipaggio Zero


Ci sono le storie degli vite degli astronauti, come José Hernández in A Million Miles Away, e poi ci sono le storie di coloro che vorrebbero solcare le vie dello spazio, affascinati da quel cielo pieno di stelle. Quanti da bambini volevano diventare un astronauta? Poi però c'è la realtà con cui fare i conti e da piccoli non ce ne rendiamo conto, perlopiù.
Ma le infanzie non sono tutte uguali o idilliache. Come dimostra Equipaggio Zero (Troop Zero), diretto da Bert & Bertie (ovvero Amber Templemore-Finlayson e Katie Ellwood), scritto da Lucy Alibar e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 17 gennaio 2020.
Georgia, 1977: Christmas Flint (Mckenna Grace) è una ragazza orfana di madre molto chiusa in sé stessa e che ha un solo amico, Joseph (Charlie Shotwell). Entrambi vengono bullizzati a scuola, lei per la sua riservatezza, lui per i suoi atteggiamenti effeminati. Uno dei pochi conforti che la ragazza ha è la presenza al suo fianco di Miss Rayleen (Viola Davis), una sorta di seconda madre.
Quando la scuola che frequenta viene selezionata per inviare un messaggio nello spazio profondo, Christmas intende vincere la competizione che selezionerà le voci dell'istituto che incideranno un nastro da inviare nella galassia, ma per farlo deve prima radunare attorno a sé un gruppo di persone forti e determinate. E non è così semplice.
Abbiamo già visto come il cinema riscatti i cosiddetti ultimi della società, quelli non considerati come parte della "normalità", qualunque cosa voglia dire.
Partendo dunque da un fatto storico (sono stati davvero inviati nel corso dei decenni dei satelliti nello spazio con frammenti di musica, poesia e registrazioni di voci umane), veniamo proiettati in questo caso in una sorta di seventies alternativi, vista l'ampia tolleranza che viene mostrata nei confronti della comunità omosessuale o afroamericana o verso gli immigrati, non così scontata in realtà all'epoca.
Espediente utilizzato con ogni probabilità per alleggerire un po' i toni, visto che i protagonisti sono dei bambini e il film cerca di rivolgersi a un'ampia fascia di pubblico. Christmas Flint, Joseph e il gruppo di outsider che ruotano intorno a loro sono comunque ostracizzati da coloro che dovrebbero in realtà farli integrare, enti come la scuola o i rappresentanti delle autorità che dovrebbero compiere una corretta selezione.
Ma come si può intuire, quello che rappresenta un motivo di distacco da parte di costoro è in realtà ciò che rende unici e straordinari questi ragazzi. Laddove tutti gli altri sono inquadrati nelle loro vite in apparenza perfette, loro non fanno mistero delle difficoltà che devono affrontare ogni giorno, delle perdite che hanno subito, e lottano per allontanare da loro questi pregiudizi. Facendo nascere amicizie che vanno aldilà del colore della pelle o della religione.
Il tutto tra citazioni impreviste e originali alla scena iniziale de Le Iene e omaggi alla musica di David Bowie, il perfetto ribelle di quel decennio, le cui canzoni hanno segnato uno spartiacque tra ciò che c'era prima e ciò che c'è stato dopo. E i componenti dell'Equipaggio Zero sono perfetti eroi ribelli.

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