domenica 1 ottobre 2023

Italians do it better? 18: Ma Cosa Ci Dice il Cervello (2019)


Il cinema italiano a volte ha quei guizzi che nemmeno un cinefilo navigato si potrebbe aspettare. Sì, è vero che abbiamo spesso visto reinterpretazioni di generi portati al successo dagli americani o rifacimenti alla nostra maniera sempre di pellicole americane o di altre nazioni, ma una versione al femminile di True Lies... ecco, quella proprio ci mancava.
Ma Cosa Ci Dice il Cervello è diretto da Riccardo Milani, scritto da Riccardo Milani, Paola Cortellesi, Giulia Calenda e Furio Andreotti e distribuito nei cinema nell'aprile 2019.
Giovanna Salvatori (Paola Cortellesi) all'esterno appare come una semplice e timida impiegata che si occupa di contabilità, che ogni giorno subisce piccole ingiustizie come l'essere superata in fila al supermercato, ma in realtà è una delle più abili agenti operative che si occupano di tutelare la sicurezza della nazione e di arrestare pericolosi criminali. Ma tutto questo non deve essere rivelato pubblicamente.
Mentre è alla ricerca del pericoloso terrorista Eden Bauen (Tomas Arana), Giovanna rientra in contatto suo malgrado con quattro ex compagni del liceo e, quando apprende che costoro hanno ricevuto a vario titolo dei soprusi, decide di utilizzare le sue risorse per far ottenere loro una rivincita, anche se questo potrebbe mettere a serio rischio la sua carriera.
Non penso che la cosa giungerà a voi come sconvolgente, ma se vi aspettate scene d'azione alla James Cameron ovviamente scordatevele, qui siamo nel campo della commedia più pura, tra scene comiche e situazioni imbarazzanti e surreali, come quella che vede Giovanna Salvatori fare brutta figura quando parla del suo finto lavoro a scuola mentre davanti a lei scorrono poliziotti e astronauti.
Il film vuole essere una rappresentazione della rivincita dell'italiano medio. Sia Giovanna Salvatori che i suoi amici di scuola (tutti della classe media, quegli invisibili che non noti per strada), infatti, sono vittime di quelle che sono le piccole ingiustizie che anche noi subiamo ogni tanto. Come quando qualcuno strombazza il clacson quando facciamo una manovra in auto con cautela o come quando ci superano in fila dicendo che hanno poche cose e invece si presentano con un carrello pieno.
Un po' per quieto vivere, un po' per rassegnazione, spesso si accettano passivamente queste ingiustizie. Ma nel caso della protagonista si hanno mezzi fuori dall'ordinario che possono aiutare a ribaltare questa situazione. L'interrogativo di fondo è dunque, per quanto sia giusto ribellarsi, quanto oltre ci si possa spingere per contrastare suddette ingiustizie prima di andare dalla parte del torto.
Un interrogativo la cui risoluzione viene lasciata allo spettatore, mentre Giovanna Salvatori riesce infine a fare pace col suo passato e il suo presente in una volta sola. E senza scavalcare nessuno in fila.

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