sabato 7 ottobre 2023

Italians do it better? 19: Torno Indietro e Cambio Vita (2015)


Un anno prima di Ritorno Al Futuro, due italiani compiono un viaggio nel passato, nel Medioevo. Si tratta di Massimo Troisi e Roberto Benigni che, in Non Ci Resta che Piangere, hanno modo di dare libero sfogo all'arte dell'improvvisazione.
Il cinema italiano, in apparenza molto restio a trattare il tema dei viaggi temporali, in realtà torna sull'argomento nel 1996 con A Spasso nel Tempo, di Carlo Vanzina, che diviene oggetto anche di un sequel. E lo stesso regista torna a occuparsi di un altro viaggio nel tempo grazie a Torno Indietro e Cambio Vita, scritto da Carlo Vanzina ed Enrico Vanzina e distribuito nei cinema nel giugno 2015.
Il quarantenne Marco Damiani (Raoul Bova) è convinto di avere tutto dalla vita. Ha un caro amico, Claudio Palmerini (Ricky Memphis), che è sempre al suo fianco, un buon lavoro e una moglie fedele, Giulia (Giulia Michelini).
Quando però Giulia gli confessa di non amarlo più e di avere un amante, il mondo perfetto di Marco crolla. Mentre è insieme a Claudio, i due vengono investiti da un'auto e per magia si ritrovano proiettati indietro nel tempo, al 1990, quando entrambi erano ancora degli studenti.
Marco ha ora la possibilità di rimettere le cose a posto e non fidanzarsi con Giulia, conosciuta in quello stesso anno: ma si rivelerà la scelta giusta?
Spesso il viaggio nel tempo diventa un semplice pretesto per parlare di altro, cosicché il tema non viene approfondito più di tanto. Questo film rappresenta uno di questi casi: non viene spiegato, né importa agli sceneggiatori che questo sia spiegato, come Marco e Claudio viaggino nel tempo quando subiscono un tamponamento, quindi non aspettatevi dei chiarimenti in merito.
In realtà dietro questa pellicola c'è una sorta di operazione nostalgia molto simile a quella vista in Sapore di Mare, che pur era ambientata in un decennio differente. Quella nostalgia tipica dell'essere umano per cui "come erano belli i tempi in cui..." quando si era più giovani, si viveva una vita più spensierata e c'erano meno responsabilità di cui farsi carico.
Il fatto che la storia sia ambientata nel 1990 non è dunque un caso: è l'anno immediatamente successivo agli anni '80 e concetti come l'Euro, l'Europa unita, Internet e la globalizzazione sono ancora ben distanti.
Si opera così una facile presa sul pubblico, facendo ricordare agli spettatori più "maturi" quei tempi solo in apparenza più innocenti, sbloccando ricordi come le cabine telefoniche e i gettoni, le lire e quelle piccole follie che si fanno da giovani.
Ma non è così semplice risolvere problemi complicati come le relazioni di cuore, ogni scelta che compiamo influenza il nostro futuro, come Marty McFly ci ha insegnato (a proposito, il capolavoro di Robert Zemeckis viene espressamente citato a un certo punto, quindi l'omaggio è dichiarato).
La conclusione in questo caso è che bisogna prendere quanto abbiamo fatto di buono in passato e cercare di conservarlo nel presente, poiché se ci ha donato felicità vuol dire che un motivo c'è. Molto semplice e scontato in apparenza, ma per quel pubblico nostalgico che ha visto ricreato il proprio passato con altrettanta semplicità ciò sarà più che sufficiente.

Nessun commento:

Posta un commento