lunedì 23 ottobre 2023

Netflix Original 164: Godzilla - Mangiapianeti


Si conclude la trilogia di animazione che ha visto protagonista Godzilla, iniziata con Il Pianeta dei Mostri e proseguita con Minaccia sulla Città. Il terzo e ultimo capitolo si intitola Mangiapianeti (The Planet Eater), diretto da Kōbun Shizuno e Hiroyuki Seshita, scritto da Gen Urobuchi e distribuito su Netflix a partire dal 9 gennaio 2019.
Nei primi due capitoli avevamo visto l'umanità - alleatasi con altre razze aliene - tornare sulla Terra di un lontano futuro dopo un esilio forzato nello spazio, causato dal predominio dei mostri e di Godzilla, che avevano preso possesso del pianeta.
Il Re dei Mostri, tuttavia, è ancora attivo e nemmeno la potenza del MechaGodzilla è riuscita a fermarlo.
Da qui prendono piede gli eventi del capitolo finale. Haruo Sasaki, il leader sul campo della spedizione, è sotto inchiesta sull'astronave dove l'umanità ha vissuto negli ultimi decenni, dopo aver impedito che il MechaGodzilla uccidesse Godzilla, mentre al contempo sulla Terra viene venerato come una divinità.
Ma si tratta solo di un espediente da parte di un essere alieno per richiamare l'unico, vero nemico in grado di sconfiggere Godzilla, la divinità dorata proveniente da un'altra dimensione nota come... King Ghidorah!
La trilogia e quest'epopea di animazione si concludono dunque, e non poteva essere diversamente, con l'atteso scontro tra il Re dei Mostri e il suo nemico più temibile, il drago a tre teste che tante volte lo ha messo in difficoltà in passato.
Così come Godzilla, mutato nel tempo in cui l'umanità era in esilio, anche Ghidorah appare qui in una versione alterata, per ragioni narrative più che di copyright.
Dopo le tematiche della cura e protezione della natura che avevano contraddistinto i primi due film, qui ci si incentra maggiormente sul tema della religione monoteista e di come essa venga sfruttata per scopi malvagi. Sembra proprio una condanna senza appello - viene sfruttato un presunto messia divino per far sì che Ghidorah giunga nella nostra dimensione - e forse non c'è da stupirsene se pensiamo che l'ateismo è predominante in Giappone.
Dunque Godzilla infine viene visto non come il vero cattivo e l'epilogo porta a una sorta di unione e compromesso delle due tematiche trattate che non apre a dei possibili seguiti e sembra chiudere il cerchio narrativo con qualche consueta tragedia, inevitabile talvolta nei prodotti giapponesi di animazione.

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