domenica 29 ottobre 2023

Italians do it better? 24: Sono Tornato (2018)


La figura storica di Benito Mussolini è una delle più controverse (per usare un eufemismo) e al tempo stesso anche significative del ventesimo secolo.
Dopo la celebre Marcia su Roma avvenuta nell'ottobre 1922, Mussolini ottiene i pieni poteri dal re d'Italia, instaurando così una dittatura durata venti anni. Una dittatura conclusasi con la caduta del governo fascista nel 1943 e la cattura e uccisione di Benito Mussolini nell'aprile del 1945.
Ma se non fosse andata così e lui fosse sopravvissuto? Un'ucronia che trova spazio in Sono Tornato, diretto da Luca Miniero, scritto da Luca Miniero e Nicola Guaglianone e distribuito nei cinema nel febbraio 2018.
Benito Mussolini (Massimo Popolizio) ricompare misteriosamente nella Roma odierna, precipitando dall'alto. Andrea Canaletti (Francesco "Frank" Matano), un aspirante giornalista e documentarista, ritenendolo un perfetto sosia lo utilizza per creare un reportage su come verrebbe visto dagli italiani un ritorno del dittatore.
Con sua sorpresa, Benito Mussolini scopre che la società italiana è sì profondamente cambiata, ma molti italiani si rivelano razzisti e ipocriti, addirittura peggiori in certi casi dei fascisti, non facendosi problemi a gioire per la morte di bambini. Un terreno perfetto per un suo ritorno.
Film incentrati su Benito Mussolini e la sua storia sono già usciti in passato, ma questo è il primo caso in cui si immagina la presenza del Duce nel presente. Si tratta ovviamente di un tema molto delicato, capace di suscitare ancora oggi molte discussioni (aldilà delle banalità ignoranti dell'aver "fatto anche cose buone").
Si evita dunque un'analisi storica su quel periodo, non necessaria in questo nuovo contesto, e trasformando Mussolini in una sorta di divo televisivo/saltimbanco per le generazioni moderne si cerca inoltre di ridicolizzare la sua figura, facendolo apparire come un folle pieno di sé. Ma anche i folli possono attirare attorno a loro dei seguaci.
Infatti al film non interessa dare una spiegazione sul perché Mussolini sia tornato, cosa che viene infine trattata in maniera sbrigativa, ma vuole dare un altro messaggio. La società di oggi, rincretinita da programmi televisivi privi di contenuti e dai social network, è preda di una forte ignoranza che viene capitalizzata dai politicanti di turno, i quali la sfruttano per ottenere quote di potere sempre più significative a discapito di quel popolo e delle leggi di quel paese che hanno giurato di tutelare.
Una parte della nazione, dunque, vedrebbe di buon occhio un ritorno di una figura come Mussolini o simile. Quella parte profondamente razzista, quella che vediamo mettere faccine sorridenti sui social quando compaiono notizie di barconi affondati in mare. E quella che non si interroga sulla società, prestando fede ad approfittatori di varia natura, quali i complottisti e i produttori televisivi senza scrupoli a cui interessa solo lo share.
Non c'è speranza, dunque? Come spesso accade, la risposta viene lasciata al singolo spettatore. C'è chi crederà che quella rappresentata nel film sia solo un'esagerata allegoria, impossibile a verificarsi nello scenario storico attuale, e c'è chi temerà un pericolo del genere.
Ma ci potrebbe anche essere chi, consapevole che una parte della popolazione italiana di oggi è forte preda di analfabetismo e difficoltà di comprensione del testo, potrebbe staccarsi per un momento da televisione e social e osservare con occhi diversi il mondo che ruota intorno a noi.

Nessun commento:

Posta un commento