1973: Il regista Mario Bava, tra mille difficoltà e lungaggini, completa la lavorazione del film Cani Arrabbiati, un progetto a cui tiene molto.
Le sue aspirazioni di vedere il film proiettato al cinema l'anno successivo, al termine della fase di post-produzione, svaniscono come neve al sole quando la società di produzione fallisce, Mario Bava per questo motivo non riesce a girare le ultime scene di raccordo e non è poi in grado di rilevare i diritti sul film per cercare di completarlo in qualche modo.
Cani Arrabbiati è comunque un film praticamente girato per intero, ma non verrà distribuito per ancora molti anni. A questa spiacevole esperienza si aggiunge qualche tempo dopo un'ulteriore delusione per il regista, quando un altro progetto, Baby Kong, dedicato al figlio di King Kong, con una sceneggiatura già pronta, un set già individuato a Ponza e parte del materiale promozionale già distribuito, viene cassato sul nascere in quanto sta per uscire il King Kong prodotto da Dino De Laurentiis.
Queste esperienze gettano Mario Bava in un profondo sconforto, tanto che medita di ritirarsi per sempre dalle scene. Ma un ultimo guizzo di genio lo attende.
È Lamberto Bava, il figlio del regista romano, a esortare con pazienza e costanza il padre a sviluppare nuovi progetti cinematografici, riuscendo infine a convincerlo.
Anche perché c'è una sceneggiatura già pronta. Si intitola Al 33 di Via Orologio Fa Sempre Freddo, è stata scritta da Dardano Sacchetti e Franco Barberi ed è incentrata su una casa stregata. Commissionata da Mario Bava stesso poco prima dell'inizio della lavorazione di Cani Arrabbiati, non viene poi portata avanti.
Lamberto Bava riprende questo trattamento e vi opera una revisione con la collaborazione di Alessandro Parenzo, uno degli sceneggiatori di Cani Arrabbiati, il quale utilizza lo pseudonimo di Polo Brigenti. L'intenzione è quella di ispirarsi ai romanzi di Stephen King, che a quel tempo aveva esordito da poco, ma era già conosciuto. La sceneggiatura viene opzionata dalla Titanus. Come interprete principale viene scelta Daria Nicolodi.
Le riprese si tengono nel giugno del 1977.
Avendo molto apprezzato alcuni degli storyboard che suo figlio Lamberto ha approntato per il film, Mario Bava gli lascia dirigere le scene basate su questi storyboard, facendo sì che suo figlio venga infine accreditato come co-regista. Dopo alcuni lavori come assistente, questo è il primo film in cui ciò avviene.
In un'epoca ancora senza computer e CGI, e con un budget risicato, gli effetti speciali vengono raggiunti con due mezzi semplici: la manualità e l'ingegno. I mobili e l'arredamento vengono mossi tramite fili e cavi o persone nascoste che li spingono, ad esempio.
La scena in cui Daria Nicolodi è a letto e sembra fluttuare viene ottenuta in modo apparentemente molto semplice. L'attrice viene legata al letto, il quale è girevole e compie una intera rotazione. Il movimento dei capelli fluttuanti di Daria Nicolodi viene dunque raggiunto in questo modo naturale.
Shock viene distribuito nei cinema italiani a partire dal 12 agosto 1977. Non si sa se per un errore o per una scelta voluta, il primo titolo del film - confermato anche dal poster - è Schock, ovvero il termine nella grafia tedesca, salvo poi essere modificato in seguito.
Qualcosa di ancora più particolare avviene quando la pellicola viene importata negli Stati Uniti, in quanto viene reintitolata Beyond The Door II, facendolo dunque passare per un sequel del film del 1974, diretto da Ovidio G. Assonitis, Chi Sei? (Beyond The Door). Superfluo aggiungere che le due pellicole non hanno alcun punto di contatto. O meglio uno sì, il piccolo protagonista, David Colin Jr., il quale però interpreta due ruoli diversi.
Shock rappresenta l'ultima pellicola cinematografica diretta da Mario Bava, ma non l'ultima pellicola in assoluto, la quale risulta in realtà essere La Venere d'Ille. Si tratta di un film realizzato appositamente per la televisione e girato nel 1979. Anche in questo caso Mario Bava ha al suo fianco il figlio Lamberto, che dirige molte scene ed è accreditato come co-regista a causa del precario stato di salute del padre, e Daria Nicolodi come interprete.
Questa pellicola viene poi programmata in maniera postuma nel 1981 all'interno di una miniserie antologica intitolata I Giochi del Diavolo e composta da film realizzati da vari artisti.
Il titolo è quello di un racconto di Prosper Mérimée, di cui vuole essere un adattamento. La storia è incentrata su una statua in apparenza vivente che si innamora di un ragazzo in procinto di sposarsi, rendendo un vero e proprio inferno le sue imminenti nozze.
Più in generale, Mario Bava continua a lavorare fino a poco prima della sua morte, avvenuta il 27 aprile 1980 a causa di un infarto, due giorni peraltro prima della scomparsa di un altro grande regista, Alfred Hitchcock. Notizia e perdita che inevitabilmente fanno passare in secondo piano la scomparsa del regista romano.
Prima di questo, tuttavia, Mario Bava ha modo di occuparsi di alcuni degli effetti speciali di Inferno, diretto da Dario Argento, e medita di tornare dietro la macchina da presa progettando di lavorare a un paio di film di genere fantascientifico. Il primo, Il Vagabondo dello Spazio, è basato su un romanzo di Philip José Farmer, ma non arriva oltre la fase di pre-produzione.
Il secondo, intitolato Star Express, è un insolito thriller incentrato su una sceneggiatura già completata da Massimo De Rita, il quale si è ispirato a Dieci Piccoli Indiani di Agatha Christie. In questo caso vengono anche completati bozzetti e storyboard, ma a poche settimane dall'inizio della lavorazione arriva la morte del regista.
La sua eredità viene raccolta dal figlio Lamberto che - seguendo gli insegnamenti del padre - inizia una prolifica carriera, sia come sceneggiatore che come regista, sia per il cinema che per la televisione.
Ma vi è, tuttavia, ancora un film di Mario Bava rimasto nel cassetto, quel Cani Arrabbiati praticamente completato. La cui mancata uscita ha poi portato per via indiretta a Shock. Dopo molti anni si sblocca la complessa situazione dei diritti che ha coinvolto questa pellicola, la quale esce infine nel 1995... ma questa è un'altra storia.
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