giovedì 15 giugno 2023

Fabolous Stack of Comics: Spider-Man - La Storia della Mia Vita


Una delle convenzioni più storiche e consolidate del fumetto seriale, sia italiano che americano, è che il tempo praticamente non scorre mai. Mascherato da evidenti esigenze commerciali (un personaggio che invecchia mese dopo mese dopo alcuni anni non è più credibile), si chiede ai lettori un patto di non interrogarsi troppo su come mai i personaggi vivano decine, anzi, centinaia di avventure e non invecchino più di tanto.
Tex rimane sempre un ranger poco sopra i quarant'anni che agisce nel vecchio West americano e un supereroe rimane sempre fresco e scattante anche dopo decenni di storie. Ad esempio un supereroe come Spider-Man, creato nel 1962 da Stan Lee e Steve Ditko.
Ma se così non fosse e il tempo scorresse come accade a tutti noi? Risponde a questa domanda la miniserie in sei numeri, pubblicata nel 2019, Spider-Man: La Storia della Mia Vita (Spider-Man: Life Story), scritta da Chip Zdarsky e disegnata da Mark Bagley.
Nel 1962, lo studente Peter Parker viene morso da un ragno radioattivo e diventa il supereroe Spider-Man dopo l'uccisione di suo zio Ben. Per anni e decenni il supereroe diviene uno dei più importanti di sempre, affrontando letali nemici come Goblin o il Dr. Octopus e potendo contare sull'amore di due donne quali Gwen Stacy e Mary Jane Watson.
Ma più l'eroe invecchia, più capisce che è tempo che passi la sua eredità a qualcun altro: ma chi sarà la persona più adatta?
Ovviamente, per togliere subito eventuali dubbi, l'operazione narrativa in sé non è originale in assoluto: seppur su base sporadica, già in passato si sono viste storie dove i supereroi invecchiavano e il concetto stesso del New Universe si basava sul fatto che il tempo nelle pubblicazioni scorresse come nel mondo reale.
Detto questo, l'autore riprende questo stratagemma e lo adatta a un personaggio non così banale come Spider-Man, che fa del concetto di responsabilità e delle sue conseguenze il suo cavallo di battaglia. Soprattutto, ha dovuto adattare il mantra che da un grande potere derivano grandi responsabilità a un personaggio che attraversa un periodo temporale di circa sessant'anni.
Se lo Spider-Man del Marvel Universe è ancora giovane e dunque vede la perdita dello zio Ben ancora come qualcosa di recente, unita ad altre perdite che ha dovuto subire e che hanno rinvigorito quel mantra, questo Spider-Man alternativo che invecchia potrebbe perdere le motivazioni nel tempo, ma viene data un'ottima spiegazione di come mai la sua battaglia sia portata avanti sino alla fine.
È proprio il concetto di conflitto quello che attraversa i decenni della storia: dalle guerre reali che colpiscono il mondo intero, per giungere ai conflitti interiori che dilaniano il protagonista, diviso tra la sua complessa vita come Peter Parker e i suoi doveri di supereroe e di come possa fare la differenza in entrambe le identità.
Inoltre vengono modificate in questo nuovo scenario celebri storie che hanno appassionato più generazioni quali la Saga del Clone, l'Ultima Caccia di Kraven, le Guerre Segrete e molto altro. Di maniera tale che il lettore navigato le riconosca immediatamente  e cerchi di notarne le differenze, ma allo stesso tempo siano perfettamente fruibili da chi le conosce poco o per nulla.
Ora, questa storia in sé non racconta niente di nuovo o straordinariamente particolare, ma ha il pregio di narrare bene i vari eventi che si succedono, di dare una coerenza di insieme al quadro generale che, al termine della lettura, risulta del tutto coerente. Un modo ottimale per rivitalizzare il concetto del racconto ipotetico, del What If...? che tanto ha fatto la fortuna della Marvel.

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