domenica 4 giugno 2023

A scuola di cinema: Il Segreto di Agatha Christie (1979)

1926: Agatha Christie è una scrittrice di romanzi gialli che, pur avendo esordito relativamente da pochi anni (anche se ha scritto il suo primo libro, Poirot a Styles Court, nel 1916) è già divenuta la Signora del Giallo, grazie alle opere che vedono protagonista l'eccentrico detective belga Hercule Poirot. La pubblicazione in quell'anno di L'Assassinio di Roger Ackroyd (The Murder of Roger Ackroyd) non fa che confermare la sua fama.
Eppure, a un successo economico e mediatico non corrisponde invece una vita tranquilla e serena. Nell'aprile di quello stesso anno, infatti, la scrittrice perde la madre Clarissa, a cui è molto legata, e in agosto il marito Archibald Christie - il quale si è innamorato di un'altra donna - le annuncia che chiederà il divorzio.
La sera del 3 dicembre 1926, Agatha Christie, a seguito di un diverbio col marito, si allontana da casa e non dà più notizie di sé. La sua auto viene ritrovata il giorno successivo, ma di lei nessuna traccia.
Inizia da quel momento una vera caccia all'uomo, o sarebbe meglio dire alla donna, che vista la notorietà della persona in questione coinvolge migliaia tra poliziotti e volontari, mentre la stampa sensazionalistica e non, inglese e internazionale, si occupa di questa vicenda, lasciando intendere che la donna potrebbe anche essersi suicidata, e vengono offerte laute ricompense per il ritrovamento della scrittrice.
Addirittura Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, consegna a una medium uno dei guanti della scrittrice, nella speranza che così si possa scoprire dove si nasconda.
Agatha Christie viene trovata solo il 14 dicembre 1926, undici giorni dopo la sua scomparsa, presso l'Old Swan Hotel di Harrogate, registrata sotto il nome di Tressa Neele (il cognome dell'amante del marito) e in stato di amnesia.
La scrittrice non rilascerà mai una dichiarazione pubblica in merito a questa sua scomparsa e non ne farà menzione alcuna nella sua autobiografia. Le teorie in merito, con lei ancora in vita, si sprecano: dal crollo psicologico ed emotivo, alla manovra pubblicitaria, a un tentativo mal riuscito di screditare Archibald Christie, dal quale divorzia qualche tempo dopo la conclusione di questa faccenda.
Ma quale che sia la verità, questa scompare insieme alla scrittrice nel 1976. Eppure, un'altra, incredibile teoria fa capolino in un film di qualche tempo dopo.


Dopo la morte di Agatha Christie, inevitabilmente si ricordano anche quegli undici giorni in cui scomparve, riportando così sotto i riflettori quell'evento. Una persona che si interessa ad esso è la sceneggiatrice Kathleen Tynan, la quale effettua numerose ricerche al riguardo con l'intenzione di sviluppare un documentario.
Non riuscendo tuttavia a trovare i fondi necessari, la scrittrice accetta il consiglio del produttore David Puttnam di ideare una sceneggiatura cinematografica. David Puttnam individua il regista in Michael Apted.
Il progetto viene in principio opzionato da The Rank Organisation, che tuttavia ritira subito i fondi quando si avvede che Archibald Christie, uno degli ex componenti del consiglio di amministrazione, è ritratto sotto una luce negativa.
Il progetto viene allora rilevato dalla Warner Bros. e da First Artists dietro richiesta di Dustin Hoffman, il quale ha letto la sceneggiatura grazie all'intercessione di Michael Apted. L'accordo che l'attore ha con First Artists è quello di partecipare a due film a un salario inferiore al consueto, ma potendo godere di piena autonomia creativa e di una percentuale degli incassi.
Vi è il problema, però, che non vi è un preminente personaggio maschile nella storia, in quanto la sceneggiatura è incentrata, oltre che su Agatha Christie, qui interpretata da Vanessa Redgrave, su un'altra donna a cui la scrittrice confida quanto le è accaduto.
La sceneggiatura viene dunque revisionata da Arthur Hopcraft e Murray Schisgal, uno sceneggiatore di fiducia di Dustin Hoffman, i quali espandono un ruolo minore - quello di un giornalista inglese - in uno da protagonista trasformandolo in un reporter americano.
Quest'ingerenza da parte di Dustin Hoffman viene ritenuta eccessiva da parte di David Puttnam, il quale si ritira dal progetto, diffida dal mettere il suo nome nei crediti e giura a sé stesso di non lavorare mai più con l'attore.
Come se non bastasse, gli eredi di Agatha Christie, venuti a conoscenza della lavorazione del film, tentato di bloccarlo poiché darebbe un'immagine poco lusinghiera della scrittrice, ma un tribunale sancisce che - essendo questa un'opera di finzione narrativa - è protetta dalle leggi in vigore.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 7 novembre 1977, tenendosi ad Harrogate. Viene utilizzato come luogo delle riprese anche lo stesso hotel in cui soggiornò all'epoca Agatha Christie, ricreando sul set l'arredamento del passato.
Verso la fine della lavorazione, le acque cominciano ad agitarsi. La First Artists infatti interviene e sottrae il progetto a Dustin Hoffman, che deve ancora girare un'ultima scena chiarificatrice. Per tutta risposta l'attore cita in giudizio la società di produzione, richiedendo un risarcimento di 66 milioni di dollari e affermando che è stato privato di quel controllo creativo garantitogli dal contratto.
La risposta della First Artists non si fa attendere e procede a una domanda riconvenzionale nei confronti di Dustin Hoffman, dichiarando che costui si è reso responsabile dell'estensione delle originarie tempistiche lavorative di oltre 20 giorni, facendo così anche lievitare il budget previsto di circa il quindici per cento.
Michael Apted rimane al fianco di Dustin Hoffman e, quando la contesa trova una risoluzione, riesce a convincere l'attore a girare qualche ultima scena di raccordo.
Il Segreto di Agatha Christie (Agatha) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 9 febbraio 1979. A fronte di un budget di 3 milioni e mezzo di dollari, la pellicola arriva infine a incassare 7 milioni e mezzo di dollari.
L'esperienza lascia Dustin Hoffman duramente provato e, unito al fatto che in quel periodo sta attraversando una crisi con la moglie Anne Byrne, l'attore medita di abbandonare le scene cinematografiche per qualche tempo e dedicarsi solo al teatro.
Ma un incontro col produttore Stanley Jaffe e il regista Robert Benton in un hotel di Londra gli fa cambiare idea e inizia così la lavorazione di Kramer Contro Kramer (Kramer vs. Kramer)... ma questa è un'altra storia.

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