domenica 10 settembre 2023

Italians do it better? 12: Con Chi Viaggi (2022)


Potrebbe apparire strano a un primo sguardo, ma anche il cinema italiano ha la sua discreta tradizione di road movies, genere che riteniamo più associato al cinema americano, con quelle lunghe autostrade dove a volte non incontri anima viva per chilometri e chilometri.
Ma anche le strade italiane, pur preda del traffico e di altre problematiche, offrono un buon posto per sviluppare delle storie, a partire dal classico Il Sorpasso, per arrivare a Cani Arrabbiati di Mario Bava e volendo anche a Tre Uomini e una Gamba.
Tale tradizione si rinnova con Con Chi Viaggi, diretto da YouNuts! (pseudonimo dei registi Niccolò Celaia e Antonio Usbergo), scritto da Matteo Menduni, Pasquale Petrolo e Tommaso Renzoni e distribuito nei cinema nel maggio 2022. La pellicola è un adattamento del film spagnolo del 2021 Con Quién Viajas di Martin Cuervo.
Tramite una app di car sharing, Paolo (Pasquale "Lillo" Petrolo) trova una compagna di viaggio nel tragitto da Roma a Gubbio in Elisa (Michela De Rossi). Paolo, tuttavia, si scorda di chiudere il servizio e così altre due persone si aggregano, Anna (Alessandra Mastronardi) e Michele (Fabio Rovazzi).
Il viaggio si dimostra fin da subito surreale, poiché a diverso titolo ognuno dei passeggeri nasconde un segreto. Ma la cosa più inquietante è che, da alcuni indizi che emergono, tra di loro potrebbe esserci un assassino o un'assassina.
Come intuibile, poiché la maggior parte del film si svolge all'interno di una vettura, buona parte della trama e del suo svolgimento è basata sui dialoghi e le interazioni tra i quattro protagonisti. Dialoghi e interazioni che, pur essendoci un sottotesto non così lieve, vertono principalmente sulla comicità e il surrealismo. Con quattro (presunti) sconosciuti che lentamente iniziano a conoscersi l'un l'altro, con tutte le conseguenze del caso ovviamente.
A tal proposito, Lillo Petrolo sembra ormai totalmente ingabbiato nel personaggio televisivo - parziale riflesso di quello reale, mia supposizione - che il pubblico ha imparato ad apprezzare e dunque lo si trasferisce in maniera giusta e inevitabile anche su un prodotto cinematografico.
Sembra dunque di stare su una sorta di anomalo palcoscenico teatrale, tra rapidi scambi di battute e improvvisi cambi di prospettiva. Tanto che alla fine la rivelazione che giunge non è poi così importante, conta più che altro il modo in cui ci si è arrivati.
Confesso che non ho capito se questa pellicola volesse anche mandare una sorta di  messaggio simil-boomer del tipo "non siate dipendenti dalla tecnologia e dai cellulari, ritornate a parlare tra voi senza muri virtuali", ma forse è qualcosa di proprio casuale in quanto verte sull'entertainment più puro.
E comunque non avrei mai detto che, del quartetto di protagonisti, avrei apprezzato di più la ragazza de I Cesaroni.

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