Il Libro della Giungla (The Jungle Book), scritto da Rudyard Kipling e pubblicato nel 1894, è divenuto un caposaldo della narrativa universale, ricordato ancora oggi.
Il fatto che nel libro siano presenti degli animali parlanti e senzienti e che il protagonista principale sia un ragazzino ha fatto sì che tale opera, nella cultura popolare, venga associata alla narrativa per bambini, anche se in realtà non è proprio così.
Il libro di Kipling è dunque divenuto oggetto di numerosi adattamenti, live-action e animati, in cui spicca il lungometraggio del 1967 prodotto da Walt Disney, uno degli ultimi a cui lavorò.
Tra questi adattamenti vi è anche Mowgli - Il Figlio della Giungla (Mowgli: Legend of the Jungle), diretto da Andy Serkis, scritto da Callie Kloves e distribuito su Netflix a partire dal 7 dicembre 2018.
La storia è quella nota di Mowgli (Rohan Chand), un neonato che rimane orfano dopo che la tigre Shere Khan uccide i suoi genitori. Salvato dalla pantera Bagheera, il bambino viene allevato dai lupi e dall'orso Baloo come se fosse un componente del branco.
Alcuni anno dopo Mowgli, ormai cresciuto, deve decidere se ritornare nel mondo degli uomini a cui non è mai appartenuto, mentre Shere Khan si prepara a sferrare un ultimo attacco.
Le opere classiche, a volte ritenute in maniera errata più adatte a un pubblico di bambini, nascondono dei temi maturi e non banali, anzi, nel caso del libro di Rudyard Kipling non le nascondono affatto.
Nel rappresentare degli animali senzienti e parlanti, lo scrittore mette infatti in scena i vari caratteri umani: prevaricatori e arroganti come Shere Khan, ma anche buoni e generosi come Baloo o Bagheera.
Il film riprende questa lezione dello scrittore inglese. Decisamente non vi sono scene soft, anzi, non si lesina sul sangue e alcune sono abbastanza crude. Quella che compare sullo schermo è in primo luogo una rappresentazione della malvagità e della meschinità dell'essere umano, filtrata attraverso i comportamenti e i dialoghi degli animali.
Ma c'è anche spazio per la bontà, l'altruismo e lo spirito di sacrificio, rappresentato dai lupi, da Bagheera e dallo stesso Mowgli.
Come il ragazzo, ci si ritrova sospesi tra due mondi: quello della giungla, dove vigono leggi precise, e quello degli uomini, dove dominano sia il caos che l'ordine. Eppure questi due mondi hanno molti punti in contatto e quando si incontrano entrano in contrasto. E uno di essi è destinato a prevalere, prima o poi.
In originale le voci dei vari animali sono fornite da attori di eccezione. Oltre allo stesso Andy Serkis, vi sono infatti anche Christian Bale, Cate Blanchett e Benedict Cumberbatch. A voi scoprire in quali ruoli.
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