mercoledì 27 settembre 2023

Fabolous Stack of Comics: Nick Fury - Strange Tales


Il personaggio di Nick Fury esordisce nel 1963, sul primo numero di Sgt. Fury and his Howling Commandos. I suoi ideatori sono, ovviamente, Stan Lee e Jack Kirby. Per i due autori è un mettersi alla prova: dopo aver creato svariati supereroi, vogliono dimostrare al loro editore che sanno anche scrivere le storie di un eroe della Seconda Guerra Mondiale e che i lettori compreranno l'albo attirati dai loro nomi.
Superfluo dire, hanno ragione.
Stan Lee pensa allora di utilizzare questo personaggio anche nelle storie del presente (la fine del grande conflitto, all'epoca, non era così lontana nel tempo) e quindi ecco Nick Fury fare un'apparizione speciale quello stesso anno, come agente della CIA, in un albo di Fantastic Four.
Un anno e mezzo dopo, infine, Nick Fury diviene protagonista di una serie di avventure pubblicate sulla rivista antologica Strange Tales, a partire dal numero 135 del 1965. Gli autori di questa prima fase sono, oltre a Lee e Kirby, Don Heck, John SeverinJim Steranko.
Grazie alle sue imprese eroiche durante la Seconda Guerra Mondiale e alla sua dedizione come agente segreto, Nick Fury viene promosso - anche grazie ai buoni uffici di Tony Stark - a capo dello S.H.I.E.L.D., ovvero Supreme Headquarters, International Espionage and Law-Enforcement Division, un'agenzia governativa dedita al mantenimento della pace.
Con gadget tecnologici che sembrano provenire dal futuro e l'aiuto di preziosi alleati quali Dum Dum Dugan, Gabe Jones e Jasper Sitwell, Nick Fury affronta terribili minacce quali l'AIM, Fixer e Mentallo e l'Impero Segreto. Ma la minaccia più insidiosa è rappresentata dall'HYDRA, un'organizzazione terrorista che intende conquistare il mondo intero con la paura e il ricatto.
Quando escono queste storie siamo nel 1965, la saga cinematografica di James Bond è cominciata da pochi anni, ma sta già mietendo grandi successi. E c'è in quello stesso periodo anche un telefilm spionistico che va per la maggiore, si intitola Organizzazione U.N.C.L.E. (The Man from U.N.C.L.E.), che riprende alcune tematiche bondiane utilizzando un approccio differente per evitare problemi.
In quei primi anni di sperimentazione, la Marvel sta cercando una precisa identità e uomini come Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko contribuiscono a fornirgliela ispirandosi a grandi opere del passato (si veda Hulk in versione Jekill e Hyde/Creatura di Frankenstein) o successi del momento.
Nick Fury diventa dunque il loro James Bond e la saga che lo vede protagonista prende in prestito alcune idee sia da James Bond stesso (i gadget incredibili come le auto fantascientifiche o gli abiti con al loro interno delle armi, l'HYDRA in versione SPECTRE con tanto di Blofeld alternativo), sia da Organizzazione U.N.C.L.E. (il ricercato acronimo, un certo umorismo di fondo).
Elementi che permettono a Jack Kirby di inventare dispositivi che solo grandi menti creative come la sua potevano concepire e a Stan Lee di riempire le varie storie di dialoghi - che col tempo diventano ripetitivi, ma al tempo non ci si badava più di tanto - sull'eroismo di Fury, sulla sua finta insofferenza verso gli agenti al suo servizio a cui in realtà è molto affezionato e le immancabili descrizioni che spiegano in dettaglio quello che è già chiaro dalla vignetta stessa.
Ma sarebbe limitativo definire questi primi episodi di Strange Tales con Nick Fury una mera copia carbone di James Bond. Episodio dopo episodio, i vari personaggi cominciano a prendere forma, vengono introdotti elementi a cui Ian Fleming non ha mai pensato come la divisione ESP e viene descritto una sorta di insolito mondo dove i supereroi rimangono nelle retrovie. Dove le minacce sono quelle terroristiche di allora, colorate e pompose.
Finché arriva un autore, un autore che rimette in gioco tutto quanto e contribuisce a una svolta decisiva: il suo nome è Jim Steranko.

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