giovedì 7 settembre 2023

Netflix Original 150: Single e Disponibile


Le relazioni umane sono complicate e questo è un fatto che vale in ogni parte del mondo. Le relazioni amorose sono poi ancora più complicate e anche questo è un fatto che vale in ogni parte del mondo.
L'emozione di stare insieme, il dolore della separazione, i mille dubbi che ci travolgono lungo la via e se sia la cosa giusta dare una seconda possibilità a chi ci ha deluso. Emozioni e sensazioni che uomo e donna vivono in maniera differente.
E, per dire, in Perù la cosa come viene vissuta? Ce lo racconta Single e Disponibile (Soltera Codiciada), diretto da Bruno Ascenzo e Joanna Lombardi, scritto da María José Osorio e Mara Pescio e distribuito su Netflix a partire dal 29 novembre 2018.
María Fé (Gisela Ponce de León), una pubblicista i cui meriti non vengono riconosciuti dal suo capo, ha appena interrotto la relazione con Matias (Andrés Salas), che ha deciso di rompere con lei, e cade in una profonda depressione da cui i suoi amici non sono in grado di strapparla.
Per rabbia e desiderio di pensare ad altro, María Fé comincia dunque a scrivere un blog in cui esprime i propri pensieri in merito alle relazioni tra uomo e donna e ottiene un insperato successo. Davanti a lei si aprono dunque nuove prospettive e un nuovo possibile futuro, ma il passato minaccia di tornare in maniera prepotente sulla scena.
Questo film è la storia di una personalità distrutta, così come la ritroviamo all'inizio, piangente sul letto e coi capelli in disordine. Una personalità che, con lentezza ma anche costanza, comincia poi una risalita per conseguire una nuova identità personale, seppure il rischio di ricadere nei difetti della vecchia personalità sia sempre presente.
Si dice che l'amore sia un linguaggio universale (sì, anche qualcos'altro ad esso collegato è un linguaggio universale) e, anche se può cambiare la società o il mondo che ci circonda, certe sensazioni ed emozioni rimangono invariate.
Questo non è un film femminista, anche se potrebbe sembrare a un primo sguardo, soprattutto perché vi è comunque una figura maschile positiva nella trama, unico raggio di luce in un mondo popolato da esseri insidiosi.
Ma di certo è un film al femminile, che indaga con sensibilità ma in certi casi anche con estrema sincerità e con sguardo critico, sia sui punti di forza che su quelli di debolezza delle donne quando una relazione finisce.
Come ad esempio il fatto che alcune di loro facciano davvero fatica ad allontanarsi da una relazione tossica e, anche se agli amici dichiarano che è tutto finito, non appena l'ex fidanzato si riaffaccia alla porta sono pronti a cascare di nuovo tra le sue braccia e rivivere lo stesso, identico dolore che hanno già provato dicendo che però è per il loro bene.
In questa pellicola, la protagonista alla fine riesce a liberarsi da questo ingombrante peso psicologico e a tracciare una nuova strada, ma le cose nella realtà talvolta non sono semplici. Almeno nei film possiamo avere un lieto fine.

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