martedì 1 novembre 2022

Fabolous Stack of Comics: Batman - La Setta


Di solito siamo abituati a vedere Jim Starlin solcare gli spazi siderali, sia alla Marvel che alla DC Comics, dedicandosi a personaggi stellari quali ad esempio Warlock, Thanos e Darkseid.
L'artista e sceneggiatore, tuttavia, un paio di anni dopo la conclusione di Crisi sulle Terre Infinite, ha la possibilità di sceneggiare un lungo e significativo ciclo di Batman, culminato col brutale pestaggio a sangue del Joker ai danni di Jason Todd (brutale ma non letale, col senno di poi).
Al contempo, Starlin dedica anche una miniserie al Cavaliere Oscuro, La Setta (The Cult), di quattro numeri, pubblicata nel 1988 e disegnata da Bernie Wrightson.
Batman ha perso il controllo di Gotham City. Catturato dal misterioso Diacono Blackfire e dal suo gruppo di senzatetto, i Sottomondani, viene incatenato e drogato perché si converta alla causa del Diacono, il quale intende conquistare la città.
Mentre James Gordon e Robin sono sulle sue tracce, il Cavaliere Oscuro sembra aver perso ogni volontà di reagire o combattere. Che la sua battaglia contro i criminali sia giunta alla fine?
Siamo di fronte a una storia epocale. Per la prima volta nell'era moderna (e quasi la prima volta in assoluto, prima vi era riuscito e non del tutto solo Ra's Al Ghul), prima ancora dell'arrivo di Bane e della follia distruttiva del Joker, Batman viene spezzato, sia a livello fisico che psicologico.
Il Diacono Blackfire - colui che perverte la religione per i propri scopi, argomento già esplorato dallo sceneggiatore durante il suo ciclo di Warlock - è il primo che non si fa scrupolo a mettersi a muso duro contro il Cavaliere Oscuro e che non si fa intimorire dalla sua aura di terrore.
Batman, dopo i tempi giocosi della Silver Age, entra dunque di prepotenza - a seguito delle storie di Frank Miller - nel nuovo scenario fumettistico che si sta palesando in quegli anni, seppur anticipato da alcune storie del decennio precedente, alcune delle quali realizzate proprio da Starlin. Alan Moore e Grant Morrison, ognuno con una singola storia, caleranno il Cavaliere Oscuro ancor di più in quel mondo in apparenza senza speranza che ruota attorno all'eroe.
Starlin, tuttavia, non dimentica che la vera forza di Batman risiede nella promessa che ha fatto ai suoi genitori. Il riscatto passa dunque dal ritrovare il suo vero io, quell'io che il Diacono Blackfire prova a corrompere.
Sapendo di potersi affidare allo stile gotico e cupo di Bernie Wrightson, Jim Starlin non si fa sfuggire l'occasione per far mettere in scena numerose scene di stampo horror e l'artista non si fa pregare nel realizzarle, dipingendo inoltre un Batman molto umano nella sua fragilità ma senza farci mai dimenticare al contempo la sua potenza.

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