martedì 15 novembre 2022

Netflix Original 87: 6 Palloncini


Il tema della dipendenza dalle sostanze stupefacenti ha toccato svariate pellicole, ognuna con un proprio messaggio: quello abbastanza semplice di condanna senza attenuanti, oppure proponendo una visione alternativa e surreale, come nel caso di Trainspotting.
Spesso, tuttavia, ci si concentra di più (giustamente e inevitabilmente) su chi è dipendente dalle droghe, piuttosto che sulle persone che vengono toccate da questo fatto e la loro reazione. Costituisce dunque una sorta di eccezione alla regola 6 Palloncini (6 Balloons), scritto e diretto da Marja-Lewis Ryan e distribuito su Netflix a partire dal 6 aprile 2018.
Mentre sta allestendo una festa di compleanno a sorpresa per il suo fidanzato, Katie (Abbi Jacobson) va a prendere suo fratello Seth (Dave Franco) e sua figlia. Giunta al suo appartamento, però, capisce subito che il ragazzo è ricaduto nel tunnel della dipendenza da eroina.
Nel corso di una lunghissima giornata, Abbi dovrà sia aiutare suo fratello al meglio delle sue possibilità anche in situazioni complicate, sia capire se potrà mai dedicare tempo a sé stessa e sgravarsi da questa così onerosa responsabilità.
Il film è la storia di due anime che vivono in maniera differente e sono in contrasto tra loro, eppure al tempo stesso sembra non possano fare a meno l'una dell'altro.
Da un lato abbiamo Katie: una donna inquadrata, precisa, che cerca di calcolare tutto e quindi si ritrova in difficoltà quando il suo mondo in apparenza e solo in apparenza perfetto viene infranto in maniera così evidente e plateale.
Dall'altro lato invece vi è Seth, interpretato dal fratello di James Franco. Lui, nonostante abbia una figlia, non vuole eccessive responsabilità e annega i suoi dispiaceri in un mondo in apparenza e solo in apparenza perfetto che è quello generato dal consumo di eroina.
Queste due visioni della vita unite da un legame familiare non si sono mai veramente incontrate, ma sono ora costrette a farlo. Ma incontrandosi rischiano anche di annegare nel mare dei loro dispiaceri (la metafora del rischio di annegamento ritorna spesso durante il film).
Il film dettaglierà una giornata in cui entrambi capiranno su loro stessi e sul proprio congiunto molto più di quanto non abbiano voluto capire negli anni passati e, tramite alcuni eventi sia ordinari che drammatici che assumono una valenza più importante di quanto non abbiano di solito, decideranno infine il loro destino.
La scelta finale potrebbe apparirci troppo forzata, ma nella vita accadono situazioni in cui ti costruisci senza volerlo una gabbia attorno. E a volte per non annegare bisogna prendere decisioni dolorose.

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