mercoledì 9 novembre 2022

Netflix Original 86: Amateur


Di recente si è parlato di Il Primo Match (First Match), un dramma a sfondo sportivo con protagonisti perlopiù attori afroamericani e che vede la giovane protagonista alla ricerca di un proprio posto nel mondo cercando di affrancarsi al contempo dai propri genitori.
Si basa grossomodo sullo stesse premesse, ma ha anche tratti diversi, ed è ancora un dramma a sfondo sportivo seppur su una specialità differente, Amateur, film scritto e diretto da Ryan Koo e distribuito su Netflix a partire dal 6 aprile 2018.
Il quattordicenne Terron Forte (Michael Rainey Jr.) è un ragazzo prodigio del basket che coltiva il sogno di poter un giorno giocare nel NBA. Grazie a dei video delle sue partite pubblicati in rete, viene notato dal coach Gaines (Josh Charles), il quale gli offre un posto in una prestigiosa squadra di basket liceale, con un piano di studi dedicato.
Un'offerta strabiliante, troppo bella per essere vera. E infatti ben presto il ragazzo scoprirà il lato oscuro dello sport dilettantistico e come possa essere seducente per molti. Anche per lui.
Ci troviamo di nuovo di fronte a una storia di riscatto personale che passa attraverso i trionfi e le sconfitte che accadono nello sport e si riflettono nella realtà.
Stavolta, tuttavia, diversamente da Il Primo Match, il protagonista non deve emergere dagli abissi della società (pur appartenendo a una famiglia borghese, può contare su una borsa di studio) e quindi non vi sono particolari tematiche a sfondo razziale. Piuttosto, si tratta di una sorta di racconto di formazione.
Entrando nell'età adolescenziale, Terron Forte si ritrova ad affrontare sia i primi, veri contrasti coi propri genitori, sia le prime storture che il mondo presenta e che vanno a corrompere quella realtà perfetta che ci eravamo immaginati (in questo caso, la purezza dello sport del basket), quali la diffidenza iniziale di alcuni suoi compagni di squadra e la tentazione di non rispettare le regole.
Quindi, come in molte storie di formazione, il ragazzo sarà costretto suo malgrado a maturare in fretta e guardare in faccia tale realtà, prima di cercare di cambiarla. Ancor di più nel suo caso, visto che soffre di un disturbo chiamato discalculia e che nel film, perché sia comprensibile allo spettatore, viene reso in maniera semplice ma al contempo efficace.
Terron Forte, inoltre, è un ragazzo fortemente radicato nella Generazione Z e, diversamente da molti adulti, sa come utilizzare i social al meglio per modificare tale realtà in positivo.
Stavolta avremo dunque un finale meno amaro rispetto a Il Primo Match, più rassicurante, in quanto il processo di formazione giunge a compimento e ci ritroveremo di fronte a un ragazzo pronto a entrare in un nuovo mondo, e pronto ad affrontare nuove difficoltà.

Nessun commento:

Posta un commento