Gli anni '80, così spesso celebrati (a volte a ragione, a volte ha torto, quasi sempre utilizzando posizioni da tifo calcistico), ha visto un balzo importante da un punto di vista tecnologico.
Coi televisori ormai tutti a colori nelle case degli italiani e il proliferare delle reti private, l'arrivo dei primi personal computer pensati per le famiglie e anche nel campo della musica. Coi vinili, ancora ben presenti (per il momento), che condividevano lo spazio con le musicassette... in attesa dell'arrivo di un altro fondamentale supporto.
Uno spaccato, per molti versi inedito, di questo decennio ci viene presentato in Mixed By Erry, diretto da Sydney Sibilia, scritto da Sidney Sibilia, Armando Festa e Simona Frasca e distribuito nei cinema nel marzo 2023.
Enrico "Erry" Frattasio (Luigi D'Oriano) vive a Napoli, lavorando come commesso in un negozio di elettrodomestici e, nel tempo libero, si diletta a creare delle compilation su musicassetta che vende ad alcuni suoi amici.
Quando il titolare chiude il negozio per anzianità, Enrico continua a vendere le compilation utilizzando pochi strumenti. Ma quando la richiesta, e la sua popolarità, cresce, grazie all'aiuto del fratello Peppe (Giuseppe Arena) e di alcuni esponenti della malavita, mette su una vera e propria industria di musicassette pirata che in breve oltrepassa i confini di Napoli, grazie anche alle compilation del Festival di Sanremo che escono in tempo reale per qualche misterioso motivo.
Tuttavia, un tale "business" non può che attirare infine l'attenzione della Guardia di Finanza.
Ci sono storie sconosciute che meritano di essere portate all'attenzione del grande pubblico, anche per dare uno sguardo - disincantato o meno - su un mondo che non esiste più e capire da dov'è che proveniamo.
La storia di Erry Frattasio è quella che spesso sentivamo da ragazzi, anche se magari non direttamente connessa a lui. Ma chi ha una certa età, a meno che non si sia barricato in casa, non si è mai imbattuto in un commerciante di musica pirata, col telo steso a terra?
Questa storia diviene dunque un emblema di un mondo che, anche se non in maniera immediata, andrà a scomparire. Un mondo dove la tecnologia diventerà sempre più preminente e spersonalizzante, a partire dall'arrivo del CD (vaticinato dal protagonista come l'inizio della rovina), e quell'aura di romanticismo che anche un'attività illegale - ma che porta sogni alle persone - come quella di Erry Frattasio diventerà qualcosa di non più ripetibile.
Il tutto viene inserito all'interno di una città, Napoli, della quale vengono tratteggiate luci e ombre e ricostruendo quel decennio in maniera quasi fiabesca. Dove ogni vicolo sembra trasportare nel passato e dove i rapporti umani erano profondamente diversi (non migliori, non peggiori, diversi) da quelli attuali.
La gente che oggi ha fino a trent'anni quel mondo non lo ha mai vissuto in prima persona e questo film è una buona occasione per conoscerlo. E non in quella chiave odiosamente retorica del tipo:"Come erano belli i tempi in cui...". Ma appunto per capire da dove proveniamo e che il mondo in cui viviamo oggi è anche figlio di quell'era "romantica" di cui Erry Frattasio è stato uno dei tanti protagonisti.