Tex Willer ha un rapporto complicato con le figure femminili, come in un certo senso lo aveva il suo creatore Gianluigi Bonelli (divorziato, ma la cui moglie era tra le figure principali della casa editrice da lui fondata, insieme al figlio Sergio).
Quindi, a parte la notevole eccezione della compagna Lilyth, quando c'era Bonelli le donne erano spesso ritratte in modo negativo o come figure in difficoltà, pronte a essere salvate dall'uomo di turno. I tempi, però, cambiano e nuovi sceneggiatori giungono a dare visioni diverse di questo complicato tipo di rapporto.
Una di queste si trova in Verso l'Oregon, pubblicato nel 2011 su Tex Speciale 25, scritto da Gianfranco Manfredi e disegnato da Carlos Gomez.
Kevin Fletcher, un ragazzo aitante e di bell'aspetto, diviene oggetto di una caccia all'uomo quando uccide un giovane Texas Ranger, solo perché costui ha fatto ai suoi occhi troppe domande sul suo conto.
Quando si scopre che Kevin Fletcher è responsabile dell'uccisione di almeno venti persone, sia uomini di legge che criminali, della sua cattura vengono incaricati Tex e Kit Carson.
Mentre sono sulle tracce del serial killer, i due pard si imbattono in una carovana di sei donne, le quali si stanno dirigendo a Oregon City per sposarsi, dopo aver trovato marito tramite corrispondenza. Poiché la strada che devono percorrere è lunga e impervia, Tex e Carson si offrono di scortarle fino alla loro destinazione.
Un percorso che si rivelerà pieno di insidie e drammi.
Nel cinema c'è il famoso trucco del MacGuffin, in cui l'eroe di turno deve cercare una certa cosa della cui natura, alla fin fine, non è così necessario sapere tutto. Qualcosa di simile viene utilizzato in questa occasione.
L'inseguimento di Kevin Fletcher, che pare essere la trama principale all'inizio, dopo alcune pagine lascia il posto a quelle storie tipiche dei film western dell'età d'oro di Hollywood, con quelle grandi carovane che si trasferivano in un altro stato per iniziare una nuova vita.
Solo che in questo caso c'è una tipologia di interazione diversa per i due protagonisti. Coi cattivi è facile trattare, la loro natura è di immediata comprensione e li si può prendere a pugni o pistolettate, ma come comportarsi di fronte alla testardaggine e determinazione di alcune donne, animate da un sincero obiettivo comune?
Tex Willer si ritrova dunque a dover imparare a conoscere un mondo a lui quasi ignoto, e il rapporto con la defunta moglie Lilyth poco può fare in tal senso. Quindi in principio perde una parte della propria invincibilità e carisma - cosa che contribuisce a renderlo più umano agli occhi del lettore - salvo poi, appena ha capito come gestire la situazione, ritrovare la consueta sicurezza e capacità di risolvere ogni problematica.
Con Carson ad agire da consueta spalla, anche se a volte i due mi sembrano come Stanlio & Olio coi loro battibecchi preconfezionati. Un modo intelligente di attualizzare la figura femminile secondo un'ottica moderna, ma ben inquadrandola nel passato del Ranger.
Le due trame convergono poi nella fase finale, trovando entrambe l'inevitabile ma al tempo stesso necessaria risoluzione. E quel mondo di frontiera immaginario protetto da Tex e Carson può tornare a dormire sonni tranquilli.
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