martedì 21 gennaio 2025

Fabolous Stack of Comics: Sherlock Frankenstein e la Legione del Male


Il mondo di Black Hammer, nel suo essere un dichiarato omaggio alla storia del fumetto e alle sue ere, è molto sfaccettato. Finora, a partire da Origini Segrete e L'Evento, ci si è concentrati principalmente sugli eroi di Spiral City esiliati nella dimensione bucolica di Rockwood, ma abbiamo già dato qualche sguardo a "l'altra metà del cielo".
Ovvero i supercriminali, senza i quali i supereroi non potrebbero esistere. Anche loro si sono evoluti col tempo, partendo da quei malvagi a tutto tondo degli esordi per giungere infine a quelle zone di grigio che spesso costellano la vita di chi ha deciso di porsi dalla parte sbagliata della legge.
Nel mondo di Black Hammer il criminale più letale è stato Sherlock Frankenstein e a lui è dedicata la miniserie di quattro numeri Sherlock Frankenstein e la Legione del Male (Sherlock Frankenstein and the Legion of Evil), pubblicata da Dark Horse nel 2018, scritta da Jeff Lemire e disegnata da David Rubin.
Lucy Weber è alla ricerca di suo padre, l'eroe noto come Black Hammer, e degli altri eroi di Spiral City scomparsi a seguito della battaglia contro l'Anti-Dio. Un ottimo, e per molti versi inevitabile, punto di partenza è intervistare i supercriminali che li hanno affrontati.
E uno di loro ha dominato lungo tutte le ere, scontrandosi con molti eroi nel corso dei decenni: Sherlock Frankenstein. Ora ritiratosi a vita privata e divenuto mecenate, da tempo sembra scomparso dalla scena pubblica.
In cerca di indizi, Lucy Weber inizia a interrogare alcuni suoi ex alleati criminali e ben presto una sconvolgente verità sembra emergere: l'ultima volta che Sherlock Frankenstein è stato visto si stava dirigendo verso il luogo della battaglia tra gli eroi e l'Anti-Dio. Ma come alleato o come loro nemico? Che sia davvero lui il responsabile della loro scomparsa?
Dopo i vari emuli di Capitan America e Shazam, ecco giungere un personaggio che è una sorta di mix tra il Dr. Sivana (da cui riprende il look) e il Lex Luthor principalmente della Silver Age, un genio malvagio dedito tuttavia a piani assurdi contro gli eroi. Il titolo della miniserie richiama inoltre la Società dei Mostri del Male, il primo supergruppo composto da supercriminali della storia del fumetto.
Ma non ci si limita solo a questo: sfruttando l'ondata revisionista degli autori inglesi, Sherlock Frankenstein diventa un personaggio dalle motivazioni non così banali. Divenuto un supercriminale per aver perso l'amore della propria vita e che dalla criminalità si è infine allontanato dopo aver ritrovato l'amore, grazie a Golden Gail, un tempo sua principale avversaria.
Intorno a lui gravitano altri supercriminali, con nomi geniali (non so da dove Jeff Lemire abbia tratto l'ispirazione per Chtu-Lou e Chtu-Louise, ma vorrei tanto saperlo) e che dai supereroi di Spiral City dipendevano.
Tanto che con la loro scomparsa, laddove ci si potrebbe aspettare che i criminali ne avrebbero approfittato, i vari "cattivi" hanno infine deciso di abbandonare la scena, perché quello non era più il loro mondo. A un universo fatto di continue battaglie tra il bene e il male ne era giunto un altro, con troppe zone di grigio perché loro potessero esserne parte integrante.
Dietro tutto questo c'è anche un piccolo mistero il cui finale può risultare prevedibile e che non è il focus principale della storia (sappiamo già, infatti, che Lucy Weber poi ritroverà gli eroi di Spiral City). Bensì è ampliare la finestra del lettore su questo strano, nuovo mondo, iniziando ad arricchire questo sfaccettato mosaico con nuovi personaggi, nuove interazioni e nuovi possibili sviluppi.
Perché dalle ceneri di un universo che muore, può rinascere la speranza.

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