giovedì 6 aprile 2023

Prime Video Original 52: Lamborghini - The Man Behind the Legend


In questi ultimi dieci anni il mondo del cinema ha puntato il proprio sguardo sulle corse automobilistiche e i suoi protagonisti. Partendo da Rush e passando da Le Mans '66 - La Grande Sfida, ci si è poi concentrati sui grandi proprietari di marchi automobilistici.
Se un film su Enzo Ferrari è ormai in arrivo, una pellicola incentrata sul suo celebre rivale è già uscita. Si tratta di Lamborghini - The Man Behind the Legend, scritto e diretto da Bobby Moresco e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 19 gennaio 2023. Il riferimento principale è la biografia scritta dal figlio dell'imprenditore, Tonino Lamborghini.
Il film inizia subito dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale, quando Ferruccio Lamborghini (interpretato da giovane da Romano Reggiani e da adulto da Frank Grillo) ritorna dal fronte nella natia Cento e fonda - contro il volere del padre - la sua prima azienda dedita alla produzione di trattori.
Si passa poi al periodo in cui Lamborghini produce la sua prima automobile di lusso, la Lamborghini 350 GT, senza dimenticare la sua storica rivalità con Enzo Ferrari (qui interpretato da Gabriel Byrne), per giungere infine agli anni del declino in un'Italia preda della grave crisi petrolifera degli anni '70 del secolo scorso.
Ci sono due problemi in questo biopic, che comunque si sforza nel ricreare i vari periodi storici rappresentati, ormai lontani dalla memoria degli spettatori o mai vissuti.
Il primo è che si concentra principalmente sui primi anni di attività dell'imprenditore romagnolo, che certo sono stati i più formativi per lui, ma non gli unici in cui ha segnato una svolta nel panorama automobilistico italiano e non solo.
Infatti, gli anni in cui produce le sue auto più celebri sono trattati ma non approfonditi (vi è solo qualche breve accenno alla Lamborghini Miura), mentre quelli del suo ritiro praticamente occupano qualche minuto scarso, pur avendo avuto anch'essi rilevanza. Non voglio dire che sia un film in due parti di cui ho visto solo la prima, ma poco ci manca.
Altro particolare è che, pur dovendo lo spettatore accettare nei biopic - che coprono svariati anni in un paio d'ore - qualche drammatizzazione o semplificazione, qui si è forse calcato un po' troppo il piede sull'acceleratore, per utilizzare una metafora adeguata al contesto.
Nel ritrarre la figura dell'imprenditore competitivo che per raggiungere il successo rinuncia a tutto, compresa la sua famiglia, ci si affida ben più di una volta a scene eccessivamente consolidate e che suonano come troppo retoriche e ordinarie, laddove invece Ferruccio Lamborghini ha avuto una vita straordinaria. Essendo una produzione italoamericana, appare una concessione tipica degli sceneggiati della RAI, col massimo rispetto, ovviamente.
Non tanto paradossalmente, una delle scene spettacolarizzate, quella del confronto verbale con Enzo Ferrari, risulta la più credibile e intensa, in quanto ispirata a un aneddoto raccontato dallo stesso Lamborghini e che quindi, per quanto possa apparire surreale, ha un fondo di verità... la verità di Lamborghini, ovviamente, Enzo Ferrari sarebbe di diverso avviso.
E quindi vediamo se l'imprenditore romagnolo farà la sua comparsa nel biopic su Ferrari diretto da Michael Mann e come sarà rappresentato.

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