venerdì 28 aprile 2023

Netflix Original 124: La Donna Più Assassinata del Mondo


Il Grand Guignol è stato un teatro di Parigi che ha dato vita a un genere che ha imperato per molti decenni. Con un esordio verso la fine del diciannovesimo secolo, vedeva sul suo palco spettacoli incentrati sul macabro e sull'orrore che hanno raccolto un grande successo, sino alla sua chiusura nel 1963.
I lettori di fumetti ricordano questo teatro grazie a un albo di Dylan Dog, ma il termine stesso "granguignolesco" - per quanto poco usato - è sinonimo di macabro.
Rende omaggio a quel teatro e ai suoi spettacoli il film francese La Donna Più Assassinata del Mondo (La Femme la plus Assassinée du Monde), diretto da Franck Ribière, scritto da James Charkow e Vérane Frédiani e distribuito su Netflix a partire dal 7 settembre 2018.
Ci troviamo nella Parigi del 1932. Mentre l'opinione pubblica si scaglia contro il Grand Guignol e i suoi spettacoli, ritenuti blasfemi, l'attrice teatrale Paula Maxa (Anna Mouglalis) è all'apice della sua fama. Sul palco è morta per oltre 10.000 volte e nei modi più disparati e atroci ed è la beniamina del pubblico.
Mentre un giornalista, Jean (Niels Schneider), indaga su di lei e sul teatro a scopi scandalistici, la realtà sta cercando di infrangere la quarta parete, in quanto un pazzo ammiratore ha preso di mira Paula Maxa e intende ucciderla... per davvero e per sempre, stavolta.
La pellicola si basa su una persona realmente esistita. Paula Maxa è infatti il nome d'arte di Marie-Thérèse Beau, tra le più celebri attrici teatrali francesi morta sul palco davvero per un numero spropositato di volte.
Tramite la sua storia, romanzata per esigenze di trama includendo una relazione amorosa con un giornalista e un killer che perseguita l'attrice, si rende omaggio a un periodo che non esiste più. Un periodo in cui la gente rimaneva sia emozionata che disgustata di fronte agli spettacoli teatrali, riempendo le sale in ogni ordine di posto grazie sia alla bravura degli attori che a degli effetti speciali pratici innovativi per l'epoca.
E se qualcuno pensa che le associazioni di genitori che lamentano la decadenza dei tempi siano nati con la televisione, ecco si sbagliano: esistevano già allora. Gente che non ha un vero scopo nella vita e se la prende con nemici costruiti dal nulla, di cui non capisce la natura, è sempre stata presente.
Ma questo omaggio rappresenta anche un punto di non ritorno. Il massimo splendore del Grand Guignol e dei suoi interpreti, infatti, coincide con l'inizio della sua lunga decadenza, che avrebbe poi portato alla sua chiusura qualche tempo più tardi.
Sta giungendo infatti un nuovo media che metterà il teatro in secondo piano: il cinema. Tramite il film Il Dottor X di Michael Curtiz, che i due protagonisti vedono nel corso di un appuntamento, si intuisce che il pubblico concentrerà ben presto lì le proprie attenzioni, grazie a quegli stessi effetti speciali presi in prestito dal teatro e migliorati col montaggio e storie ancora più estreme.
E le associazioni inizieranno a concentrare lì le proprie fantomatiche battaglie per il bene comune.

Nessun commento:

Posta un commento