1984: Viene pubblicato il libro Cocktail, scritto da Heywood Gould.
L'opera si incentra su Brian Flanagan, un ultratrentenne che per svariati anni lavora come barista in vari locali e in vari paesi, da New York fino ai Caraibi.
Lungo la via incontra svariate persone, cupe ed eccentriche, tra cui Doug Coughlin, un altro barista che diventa il suo mentore. La sua visione amara della vita lo porta, tuttavia, a rimanere solo e disperato e a cercare un vero amore che alla fine non arriva mai.
Il libro ha carattere semiautobiografico, in quanto Heywood Gould ha lavorato come barista a New York dal 1969 al 1981 prima di diventare uno scrittore e il personaggio di Brian Flanagan è un insieme di varie persone da lui conosciute durante questo periodo, nonché di sé stesso.
L'opera pochi anni dopo viene adattata per il grande schermo.
Il romanzo di Heywood Gould viene in principio opzionato dalla Universal Pictures, che chiede allo scrittore di svilupparne una sceneggiatura cinematografica. Ma il suo adattamento non incontra i favori della produzione, in quanto ritenuto troppo cupo. Inoltre il protagonista, cinico come nel libro, è descritto in modo tale da non piacere allo spettatore.
Il progetto viene dunque posto nel limbo a tempo indeterminato, venendo poi rilevato dalla Disney tramite la società Buena Vista Pictures. A Heywood Gould vengono di nuovo chieste svariate modifiche, poche delle quali a lui gradite e a causa delle quali entra più volte in contrasto con la produzione.
In particolare vi è la richiesta, non trattabile, di rendere il protagonista un ventenne, più giovane rispetto a come è stato delineato (nel libro e nella sceneggiatura originaria, Brian Flanagan ha quasi quarant'anni) e di far sì che la trama risulti più leggera e solare. Questo perché Tom Cruise ha dimostrato interesse nel progetto, tanto da essere infine scelto, e si intende capitalizzare sulla sua fama in ascesa per rivolgersi a un pubblico più ampio possibile, anche femminile.
Alla fine Heywood Gould arriva a produrre circa 40 bozze di sceneggiatura, ma ovviamente - pur capendo che i cambi che sono stati richiesti si inquadrano nella necessità di concepire un prodotto cinematografico - il risultato finale non lo lascia soddisfatto. La regia viene affidata a Roger Donaldson.
Per la parte di Doug Coughlin si pensa in principio di contattare Paul Newman, per ricreare la coppia de Il Colore dei Soldi (The Color of Money). Ma Roger Donaldson chiede invece sia affidata a Bryan Brown. L'attore australiano viene così convocato a New York per l'audizione e per questo deve prendere un volo da Sydney della durata di oltre 20 ore.
Stanco ed esausto, Bryan Brown si presenta non pronto all'audizione, la quale si rivela un disastro. Roger Donaldson gli consiglia di tornare l'indomani, ma l'attore deve prendere il volo di ritorno già quella stessa sera.
Poiché nessuno della produzione è presente all'audizione, il regista non ne mostra i filmati e chiede piuttosto di guardare il film FX - Effetto Mortale (F/X). Questo è sufficiente a Bryan Brown a fargli aggiudicare la parte.
In preparazione al film, Tom Cruise e Bryan Brown vengono affidati al barista di Los Angeles John Bandy, amico di Heywood Gould. Costui - che ha anche partecipato ad alcune competizioni internazionali - viene assunto dopo che due donne entrano nel bar dove lavora, ma si dimostrano incerte su quale drink scegliere.
Bandy dice loro che farà la scelta in loro vece e, se saranno insoddisfatte, le rimborserà. Questo non accade e una delle donne dice a John Bandy che lavora per i Disney Studios e stanno giusto cercando qualcuno che insegni a Tom Cruise e Bryan Brown le tecniche utilizzate dai baristi.
Quando i due attori apprendono da Heywood Gould della pratica di lanciare bottiglie e bicchieri, chiedono siano insegnate loro anche queste manovre. Dopo un iniziale tentennamento, per timore di possibili cause con l'assicurazione, vengono affidate loro in principio bottiglie di plastica per allenarsi in tal senso, per poi passare a quelle di vetro.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 26 ottobre 1987, tenendosi a New York, Toronto e Giamaica.
La produzione, in cerca di una sorta di maggiore autenticità, autorizza l'uso sul set di bottiglie di vetro anche per quanto riguarda le manovre più azzardate. Superfluo dire che ogni tanto ci scappa qualche bottiglia rotta, ma fortunatamente nessuna ferita.
Durante le riprese in Giamaica, ambientate sotto una scrosciante cascata, a causa del fatto che le acque sono molto calde, sia Tom Cruise che Elizabeth Shue - la quale interpreta il personaggio di Jordan Mooney - hanno serie difficoltà a completare la scena e in certi punti tremano. Come conseguenza, Tom Cruise ne ricava per alcuni giorni uno stato febbrile.
Le riprese si concludono il 22 gennaio 1988.
La colonna sonora originaria viene composta da Maurice Jarre, la quale tuttavia non riscontra i favori della produzione che la giudica non in sintonia col tono leggero e scanzonato del film e viene dunque dismessa in toto. Maurice Jarre viene comunque pagato per il suo lavoro.
In sua sostituzione viene quindi contattato John Peter Robinson, che però ha appena 72 ore per portare a termine quest' incarico. Il compositore riesce nell'impresa, non concedendosi praticamente nemmeno un'ora di riposo.
Cocktail viene distribuito nei cinema americani a partire dal 29 luglio 1988. A fronte di un budget di 20 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare a livello internazionale oltre 171 milioni di dollari.
Nonostante risulti un innegabile successo, il film attira su di sé molte critiche negative. Una recensione afferma anche che la sceneggiatura è di sicuro stata scritta da qualcuno che ha gettato discredito alla professione del barista.
Queste critiche hanno un forte impatto in special modo su Heywood Gould, che già di per sé non ha apprezzato il risultato finale e che per qualche tempo cade in depressione, rimanendo a letto per una intera giornata. Tuttavia, alla fine tali eventi fortificano il suo animo e, imparando da questa esperienza, decide che i prossimi progetti saranno da lui sia sceneggiati che diretti... ma questa è un'altra storia.
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