Tex Willer e Zagor si incontrano per la prima volta dopo sessant'anni! Sì, ci è voluto un po' di tempo perché i due personaggi simbolo della Sergio Bonelli Editore condividessero le pagine di un unico albo, ma alla fine è accaduto.
Sergio Bonelli è sempre stato un po' refrattario a certi stratagemmi tipici dei fumetti americani, come i crossover o gli incroci narrativi (anche perché i personaggi pubblicati dalla casa editrice di Milano agiscono perlopiù in diversi contesti temporali), ma già qualche concessione in vita l'aveva fatta, come vedere Mister No comparire sulle pagine di Martin Mystere o addirittura due veri e propri crossover tra Martin Mystere e Dylan Dog.
Il panorama fumettistico odierno, dopo la morte di Sergio Bonelli, è molto cambiato e certe cose ormai non sono più viste come un tabù. Pur essendo Tex e Zagor personaggi radicati in diversi periodi storici, si è potuto infine farli interagire nell'albo Bandera! pubblicato nel dicembre 2021, scritto da Mauro Boselli e disegnato da Alessandro Piccinelli.
Nel 1859 a Bandera, una comunità dove sono presenti in buona parte emigranti provenienti da varie nazioni europee, si intrecciano i destini di varie persone. A partire dal giovane Tex Willer, in fuga dalla legge e che scopre in questa città preziosi alleati. Ma vi è anche Patrick Wilding, alias Zagor, che si trova qui per chiudere una faccenda in sospeso da anni che coinvolge un suo caro amico, Adam Crane, e la ricerca degli assassini di un suo fratello di sangue, Lupo Grigio.
Mentre indaga su questo mistero, Zagor ha modo di incontrare l'arrogante, giovane Willer, ma la loro alleanza sarà cruciale per risolvere una crisi tra gli abitanti di Bandera e gli indiani Comanche.
Quando si parla di due personaggi classici, che sono protagonisti - salvo doverose eccezioni - di storie classiche, il metodo migliore per approcciarsi a un loro team-up è costruire appunto una storia dall'impianto classico.
In tal senso Mauro Boselli, che ha sceneggiato decine di albi di entrambi i personaggi e cura le avventure del giovane Tex Willer, non cerca - né credo i lettori affezionati di Tex o Zagor volessero altrimenti - dei colpi sensazionalistici.
Rifacendosi ad alcune avventure passate che però non risultano ingombranti e assistito da un eccellente disegnatore capace di ricreare sfondi meravigliosi e scene di lotta piene di azione, lo sceneggiatore concepisce una classica avventura dove l'eroe raddrizza un torto e libera una città da alcuni elementi di disturbo (in questo caso, gli eroi). Quante altre volte abbiamo visto questo succedere in una storia di Tex o Zagor?
Poiché è chiaro che quello che importa al lettore non è veder dipanata un'idea innovativa, bensì poter ammirare questi due amati personaggi interagire per la prima volta: questa è l'innovazione, che pur è anche qualcosa di consolidato.
Zagor e Tex rappresentano due poli opposti. Il primo è un uomo maturo, che ha vissuto molte avventure e perso alcuni cari amici, divorato dai dubbi ma determinato a cercare giustizia. Il secondo è ancora alle prime armi, non il Texas Ranger che impareremo a conoscere, sprezzante ma al tempo stesso contro le ingiustizie avendone vissute di importanti sulla propria pelle.
Si verifica come un passaggio di testimone, verso un nuovo eroe anche lui destinato a unire due mondi, come accaduto a Zagor e profetizzatogli al tempo (poi il fatto che Zagor si convinca senza un vero perché che Tex sia quell'eroe rimane un mistero).
Si ha tuttavia anche un senso di incompletezza, alla fine, poiché vengono disseminati numerosi spunti narrativi solo una parte dei quali trova una risoluzione. Che sia il preludio a un nuovo, futuro team-up? La risposta è ovviamente sì. Ormai quel limite che Sergio Bonelli non voleva superare è stato valicato e si sono aperte nuove prospettive.
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