Non è del tutto sbagliato dire che la società americana sia una società fondata principalmente sul concetto di entertainment, sul "divertimento" che cerca di accalappiare il maggior numero di spettatori per poter conseguire sponsorizzazioni e guadagni.
Un entertainment che non si fa troppi scrupoli morali, a volte, arrivando a trattare - con la leggerezza che contraddistingue questi prodotti, ma fuori contesto in certi casi - anche tematiche importanti quali l'obesità e le discriminazioni sociali. E spesso ci si chiede fino a dove ci si possa spingere oltre.
Un interrogativo che deve aver attraversato anche la mente di Sean Gordon Murphy, sceneggiatore e disegnatore della miniserie in sei numeri Punk Rock Jesus, pubblicata nel 2013 dalla DC Comics tramite l'etichetta Vertigo.
Sta per andare in onda un reality show mai visto prima sugli schermi statunitensi o mondali: J2. Il soggetto? Nientemeno che Gesù Cristo, rinato attraverso la genetica e un filamento di DNA prelevato dalla Sindone e ribattezzato Chris.
Ideatore del programma è l'ambizioso produttore televisivo e manipolatore Rick Slate, mentre la dottoressa Sarah Epstein è colei che è riuscita nell'apparente impresa di ricreare il Messia cristiano.
Un simile reality non può che scatenare le ire delle frange cristiane più estremiste e, per proteggere il nuovo Gesù da questa e altre minacce, viene assoldato Thomas McKael, un ex terrorista dell'IRA in cerca di redenzione.
Ovviamente in prima battuta si nota subito la critica verso la società dell'entertainment americano e i suoi estremismi, pronta a tutto per ottenere ascolti più alti a scapito della dignità umana e del rispetto. Ma non è l'unico tema.
Chi ha scritto questa storia è un ateo convinto e la cosa traspare in maniera chiara: pur non prendendosela con la religione cristiana in sé, ha invece un evidente dente avvelenato contro coloro che, in nome della religione e di Dio, commettono atti di violenza contro ciò che ritengono essere degli abomini contro natura (problema molto presente nella società americana).
La cosa diviene ancora più marcata nello sviluppo del personaggio di Thomas McKael, il quale è un credente convinto. Lui ha compiuto il processo inverso: in principio combatteva le sue battaglie perché sobillato a credere che fosse nel nome del Signore, ma una volta capito il suo errore ha abbandonato la via della violenza per lavorare nel campo della sicurezza.
Thomas McKael è il vero protagonista della storia, per come cambia, per come è fermamente sicuro che Gesù sia rinato e lo difenda allo stremo anche di fronte alle sue scelte più controverse, come quella che lo vede diventare il leader di una band punk e ribellarsi al sistema (da qui il titolo). Anche se secondo alcuni, a costo di apparire blasfemi, Gesù è stato una sorta di punk che si è ribellato al sistema, cacciando i mercanti dal tempio.
Thomas McKael è forse l'unico personaggio positivo in un mondo dominato da arrivisti e arroganti, nuovo Gesù Cristo compreso: ed è impresa difficile giungere a provare empatia per un personaggio che ha ucciso delle persone.
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