martedì 12 dicembre 2023

Fabolous Stack of Comics: Marauders - Vivere e Morire a Krakoa


I Marauders si sono rivelati tra i nemici più insidiosi e spietati mai affrontati dagli X-Men. Creati da Sinistro, il primo atto sanguinario di cui le loro mani si sono macchiate è il Massacro Mutante ai danni dei Morlock, che ha visto gravemente feriti anche degli X-Men.
Il fatto che Sinistro abbia clonato ripetutamente i Marauders dopo quell'evento fa sì che costoro, anche quando vengono uccisi, prima o poi siano destinati a tornare. Ma il ritorno più particolare e improbabile si verifica a seguito della fondazione della nazione mutante di Krakoa, avvenuta in House of X/Powers of X.
Un nuovo gruppo con nuovi componenti che esordisce nella serie del 2019 Marauders, il cui primo ciclo di 12 numeri si intitola Vivere e Morire a Krakoa (To Live and Die on Krakoa), scritto da Gerry Duggan e disegnato da Stefano Caselli, Matteo Lolli e Michele Bandini.
Per qualche misterioso motivo, Kitty Pryde è l'unica mutante che non è in grado di utilizzare i portali che consentono di accedere a Krakoa. Sostanzialmente tagliata fuori dalle attività dell'isola, accetta una proposta da parte di Emma Frost di agire in incognito per conto della Corporation Infernale, andando alla ricerca dei mutanti bloccati in paesi che non riconoscono la sovranità di Krakoa, utilizzando una nave dal nome Marauder.
A lei si aggregano - oltre al fido Lockheed - Tempesta, l'Uomo Ghiaccio, il redivivo Pyro e poco dopo anche Alfiere. Oltre alle minacce che altre nazioni come la Russia e Madripoor hanno approntato per loro, Katherine Pryde si ritrova anche coinvolta nei giochi di potere tra Emma Frost e Sebastian Shaw, di cui diventa un'involontaria vittima.
La tematica introdotta da Jonathan Hickman della nuova nazione mutante ha dato vita anche a interessanti spin-off. Se nella testata principale degli X-Men ci si concentra sugli aspetti più "politici" della faccenda e sulla vita a Krakoa, nella serie dei New Mutants ci si è divisi tra spazio profondo e mutanti dimenticati, mentre ora in questa nuova serie si amplia qualcosa di già introdotto da Hickman.
Ovvero la lotta di potere interna tra Sebastian Shaw ed Emma Frost nella nuova Corporation Infernale e il focus su quelle nazioni che segregano e puniscono i mutanti, non riconoscendo la sovranità di Krakoa.
Il fatto che queste nazioni siano la Russia, Taiwan e Madripoor (ovvero la Cina) fa capire come il patriottico Gerry Duggan identifichi Krakoa come gli Stati Uniti e la terra delle opportunità, mentre chi si oppone ad essa come persecutori di minoranze (cosa che le nazioni menzionate prima sono, ci mancherebbe).
Ma non c'è solo questo. Abbiamo il rientro sulle scene di quattro mutanti molto importanti che avevamo visto finora di sfuggita nella serie principale (Kitty Pryde addirittura assente e ora ne capiamo il motivo) e che trovano un loro giusto posto in questo nuovo scenario, visto che loro stessi sono rappresentanti di minoranze all'interno degli X-Men (gli afroamericani, gli ebrei, gli omosessuali).
E che, come molti di loro che lottano per questo tipo di battaglie, devono anche fare i conti con chi detiene il potere dell'economia e vuole decidere le sorti delle persone a livello globale. Eccessiva inclusività in questo caso? Probabilmente sì.
Abbiamo poi il ritorno dai morti - era già tornato, in realtà, ma sorvoliamo su questo dettaglio - di uno storico componente della Confraternita dei Mutanti quale è Pyro, divenuto forse un po' troppo sciocco in questa nuova incarnazione, anche se una spiegazione viene data al riguardo.
Abbiamo la versione Marvel e mutante di One Piece, insomma, con l'originale ciurma del Capitano Pryde alla ricerca di un tesoro altrettanto prezioso: un nuovo Eden.

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