mercoledì 27 dicembre 2023

Fabolous Stack of Comics: X-Force - Terreno di Caccia


Mentre il sogno di pacifica integrazione degli X-Men si scontra con la dura realtà dell'epoca e col prevalere di un certo tipo di "realismo" (specifichiamo, un certo tipo) nei fumetti, negli anni '90 del ventesimo secolo i Nuovi Mutanti lasciano spazio e la loro serie a X-Force.
Questo è un vero e proprio team militare, guidato un soldato (Cable) e composto da altrettanti soldati addestrati (quali ad esempio Domino o un Cannonball maturato), che combattono per far sì che il sogno di Charles Xavier si realizzi, con le buone o con le cattive... preferibilmente le cattive.
Strano o meno che sia, questa serie ha successo e gode di svariate, successive incarnazioni. E come poteva mancare all'appello nello scenario di Krakoa introdotto in House of X/Powers of X? Questa nuova serie esordisce nel 2019 e la prima saga di dodici numeri, Terreno di Caccia (Hunting Ground), viene scritta da Benjamin Percy e disegnata da Joshua Cassara e Jan Bazaldua.
L'entrata nello scenario politico, sociale ed economico della nazione mutante di Krakoa riattizza anche i focolai dei gruppi anti-mutanti. Ed emerge un nuovo pedone sulla scacchiera, che potenzia gli esseri umani tramite innesti tecnologici e scientifici per fronteggiare i mutanti. Inoltre, tenta di adattare il corpo umano inserendo geni mutanti nel DNA: le prime vittime di questa sortita sono Domino e Xavier.
Per fronteggiare questo insorgere di estrema violenza, si decide di creare un esercito ombra mutante che possa agire con missioni sotto copertura, ufficialmente non autorizzate, utilizzando forza estrema se necessario, la nuova X-Force. Il leader tattico è Bestia, coadiuvato da Sage, mentre gli agenti sul campo sono Wolverine, Quentin Quire, Domino e Jean Grey, con aiuti saltuari di altri mutanti quali Black Tom Cassidy.
Ben presto le indagini si stringono attorno a questo nuovo gruppo antimutante, dietro cui c'è una vecchia conoscenza degli X-Men.
La serie riprende il concetto originario della X-Force, ovvero quella di un team militare che agisce (tecnicamente) senza il supporto degli X-Men. Se nella serie degli anni '90 questo supporto si tramutava in una sorta di reprimenda morale poi attenuatasi, tanto che Cable ha poi militato a lungo negli X-Men, in questa nuova testata si tramuta in una sorta di beneplacito che non viene reso pubblico e con azioni tecnicamente condannate.
E in entrambi i casi vi è una metafora storica. Se il team degli anni '90 era un riflesso dell'interventismo americano in alcune zone del Medio Oriente (con la differenza che a quell'epoca molti erano convinti fosse davvero questo il principale nemico dopo il crollo dell'Unione Sovietica), quello di Krakoa riflette ancora l'interventismo americano, ma sotto diversa forma.
Come già visto su Marauders, ma in questo caso in una chiave più critica, anche qui troviamo la contrapposizione tra gli Stati Uniti (alias Krakoa) e la Russia (i finanziatori del gruppo anti-mutante). E se l'intrinseca malvagità e il doppiogiochismo della seconda sono ben evidenti, necessariamente questo non porta Krakoa dalla parte del bene.
Nel suo perseguimento di giustizia, infatti, si mettono alla berlina vecchi e cari amici, si utilizzano metodi letali e vi è un sospetto strisciante ovunque. Insomma, il raggiungimento della democrazia porta con sé anche il (ri)emergere di vecchi nemici, quei nemici di cui ci si pensava di essere liberati per sempre.
A quel punto si può decidere se continuare a portare avanti i propri metodi democratici o perseguire altre vie, meno eticamente corrette. Sia gli Stati Uniti che Krakoa hanno dunque scelto quale strada percorrere.

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