venerdì 29 dicembre 2023

Fabolous Stack of Comics: Le Storie dell'Osservatore


Di solito lo vediamo introdurre storie di mondi alternativi nei vari What If...? da lui presentati, siano essi sulle pagine dei fumetti o in una serie di animazione.
Ma l'Osservatore, personaggio immortale creato dai non meno immortali Stan Lee e Jack Kirby, non si è limitato solo a questo: è stato infatti anche il protagonista di una serie, dipanatasi su più testate, intitolata Le Storie dell'Osservatore (Tales of the Watcher).
Tale serie ha esordito nel 1964 sui numeri dal 49 al 58 di Tales of Suspense, è proseguita sui primi sette numeri della prima serie di Silver Surfer per vedere un racconto conclusivo pubblicato su Marvel Super.Heroes 23 nel 1969. Le storie sono state sceneggiate tutte da Stan Lee, spesso coadiuvato dal fratello Larry Lieber, e disegnate da Larry Lieber stesso, Gene Colan, Howard Purcell e Syd Shores.
Tramite l'Osservatore, veniamo proiettati in possibili mondi futuri, dove l'umanità ha raggiunto grandi conquiste, ma rimane ancora vittima delle proprie ambizioni e degli errori del passato. Non solo, apprendiamo finalmente quale fu l'evento che spinse Uatu e la sua razza a giurare di non interferire mai negli eventi degli altri pianeti.
Non c'è una vera e propria trama. Tutte le 18 storie che compongono questo ciclo, infatti, sono racconti brevi (di cinque o massimo dieci pagine) del tutto distaccati dal Marvel Universe, in cui l'Osservatore ci presenta di solito vari mondi alternativi del futuro o racconti ipotetici.
Tramite queste storie, tuttavia, Stan Lee si concentra in particolar modo su due argomenti, a lui sempre molto cari e molto sentiti nell'epoca in cui tali albi vennero sceneggiati, dove gli eventi della Seconda Guerra Mondiale erano vividi nelle memorie delle persone.
Il primo tema è quello dell'energia atomica e delle nuove tecnologie e degli usi che se ne possono fare. Stan Lee non condanna l'energia atomica e la tecnologia sic et simpliciter, da perfetto boomer. Si limita semplicemente a dire che bisogna utilizzare con cura questo tipo di scoperte e non lasciar sì che vengano utilizzate per scopi egoistici o di conquista.
Lo fa in particolar modo rivelandoci il passato di Uatu, la cui razza giurò di non interferire proprio per aver donato l'energia atomica a un altro popolo, non immaginando per quali scopi distruttivi sarebbe stata impiegata. In un'altra storia, invece, scritta nel 1969 mette in guardia dalla televisione, in grado di annebbiare le menti delle persone.
Il secondo tema è quello del riscatto degli ultimi della società. Coloro che vengono dileggiati oppure ostracizzati dalla società, ma il cui animo gentile e altruista in realtà - almeno in dei lontani futuri - è quello che li aiuta a trovare uno scopo preciso nella vita. E tale scopo viene scoperto in un mondo paradisiaco, lontano dalle imperfezioni umane.
Può sembrare strano, ma i fratelli Lieber sono cresciuti nella povertà da bambini e quindi tramite queste storie riflettevano quelle sensazioni che provavano quando altri li guardavano in maniera strana, non degnandoli di considerazione. E nel loro piccolo fanno sì che, tramite le storie dell'Osservatore lette dai ragazzi di allora, altri non crescano ignorando i più sfortunati.

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