lunedì 6 ottobre 2025

Libri a caso: I Medici - Decadenza di una Famiglia


Abbiamo visto la famiglia fiorentina dei Medici dominare la scena italiana e non solo in romanzi precedenti scritti da Matteo Strukul. Dapprima Cosimo e Lorenzo il Vecchio in Una Dinastia al Potere. Poi è toccato al celebre Lorenzo il Magnifico in Un Uomo al Potere. Per arrivare infine a Caterina De' Medici con Una Regina al Potere.
Quest'incredibile epopea dove storia e finzione si sono metaforicamente abbracciate giunge infine alla sua conclusione col quarto romanzo, Decadenza di una Famiglia, pubblicato da Newton Compton nel 2017.
Dopo Caterina De' Medici, la famiglia di Firenze rimane sul trono di Francia grazie a Maria De' Medici, che sposa Enrico IV di Francia all'inizio del diciassettesimo secolo. La rinnovata presenza di un'italiana a corte suscita ovviamente il malcontento dei sudditi francesi, ma anche di alcuni nobili che mirano a conquistare il potere.
Tra questi vi è Henriette d'Entragues, amante del re che mira a spodestare Maria. Per sventare questo pericolo, Maria De' Medici richiede l'aiuto di una spia italiana, Matteo LaForgia. Questo dà il via a una serie di eventi che si proietteranno per alcuni decenni e segneranno la storia della Francia e l'inizio della caduta dell'illustre famiglia fiorentina.
Quest'ultimo romanzo della saga sembra voler raccogliere i vari elementi che hanno caratterizzato i tre romanzi precedenti e riunirli insieme per creare un epilogo che sottolinei al meglio suddetti elementi.
Il primo è, come sempre, il fatto che venga preso in considerazione un ampio periodo storico, in questo caso dal 1597 al 1640. Poiché molto può accadere nella vita di una persona, ancor più se questa occupa un ruolo di potere.
E ancor di più se in questo arco di tempo la protagonista ha modo di incontrare sia personaggi fittizi che aiutano a dare una sorta di continuità alla trama, come la citata spia, emblema di un mondo corrotto dove parole come alleanze durature e rispetto sembrano già passate di moda, che personaggi storici, come il Cardinale Richelieu o Paul Rubens.
Anche il legame tra i Medici e l'arte è sempre stato sottolineato, a sottolineare la loro aura di mecenati. Filippo Brunelleschi, Leonardo Da Vinci, in senso molto più lato Nostradamus e ora il pittore fiammingo. Persone di potere che prendono decisioni scomode e a volte mandano persone a morire, ma che rimangono affascinate dalla bellezza dell'arte: una curiosa e apparente contraddizione.
La trama appare molto simile al romanzo precedente, ma non per responsabilità dell'autore, poiché quel detto secondo cui la storia si ripete nel caso di Caterina e Marta De' Medici è stato quanto mai vero. Entrambe invise per la loro origine italiana. Entrambe che a un certo punto si sono ritrovate a essere reggenti del regno per la scomparsa del compagno, in attesa che il primo erede diventasse maggiorenne. Entrambe che hanno dovuto prendere decisioni dolorose e sanguinarie per continuare a detenere quel potere.
Sempre circondate da presunti alleati, a partire dai componenti della propria famiglia per giungere agli infidi consiglieri di corte (non penso che Richelieu abbia bisogno di presentazioni). Trattando così con la giusta sensibilità moderna il tema attuale del rapporto tra le donne e l'autorità, tramite figure storiche che hanno in un certo senso anticipato i tempi.
Poiché illustri professori ci hanno insegnato che, anche se la storia può apparirci superata, lontana nel tempo, essa in realtà ha forgiato il mondo in cui viviamo ora. Una storia fatta di persone con i loro punti di forza e le loro grandi fragilità. Come la famiglia Medici, un tassello indelebile della storia italiana e non solo.

Nessun commento:

Posta un commento