Continua la saga della famiglia Medici a opera di Matteo Strukul. Dopo Una Dinastia al Potere e Un Uomo al Potere, è giunto ora il momento di puntare i riflettori sulla prima donna di questa famiglia che ha occupato un posto molto importante nella storia, non solo italiana.
Ecco dunque il terzo capitolo, Una Regina al Potere, pubblicato da Newton Compton nel 2017.
1536: La morte improvvisa per avvelenamento di Francesco di Valois, primo in discendenza per il trono di Francia, getta nello scompiglio la nazione e il regno.
Il nuovo primo discendente diviene Enrico di Valois, il quale ha sposato un'italiana costretta a fuggire dalla propria patria: il suo nome è Caterina De' Medici.
Mentre su Caterina, delfina di Francia, si abbattono sospetti e maldicenze, lei deve fare i conti con letali intrighi di corte, un'amante del marito che non vuole saperne di farsi da parte e una presunta sterilità che potrebbe causarle l'allontanamento dalla corte. Ma in suo aiuto giunge uno degli alleati più particolari e insospettabili: il suo nome è Michel de Nostradame, ma è più noto come Nostradamus.
La struttura è ormai consolidata, si prendono gli eventi storici - nulla di quello che viene descritto è stato inventato, anche alcune cose in apparenza inverosimili - e li si plasma quel tanto che basta per adeguarli alle esigenze narrative, che hanno obiettivi diversi nei confronti dei lettori rispetto ai libri di storia, che devono essere più rigorosi e tecnicamente obiettivi.
Anche in questo caso, il periodo in questione è molto lungo: dal 1536 fino al 1589, anno della morte di Caterina De' Medici (sorry per lo spoiler).
Data questa premessa finora comune a tutti e tre i romanzi della saga, vi si operano anche due - per quanto piccoli - significativi cambiamenti.
Il primo, evidente, è che stavolta la protagonista assoluta è una donna, ovvero Caterina De' Medici. Con un diverso approccio rispetto agli eventi e agli intrighi che avevano Cosimo e Lorenzo il Magnifico, i quali potevano intervenire direttamente, essendo un periodo storico differente.
Il secondo, in principio quasi non lo si nota, è che l'azione si sposta dall'Italia alla Francia. Altra nazione focale della storia europea, e in questo caso ai livelli più alti del potere, fino a giungere al trono stesso, al centro del potere. Quindi terreno perfetto per intrighi, tradimenti e piani segreti.
La figura di Caterina De' Medici è stata per molto tempo controversa, ritenuta una delle principali fautrici di conflitti religiosi che causarono centinaia di vittime, nonché responsabile di molte altre nefandezze.
Pur non essendo stata esattamente una persona moralmente ineccepibile, un piccolo atto di revisione storica e analisi degli eventi ha inquadrato dopo secoli questa personalità in una luce diversa. Qui Matteo Strukul la ritrae come una donna, che quindi parte sfavorita già in partenza, guidata da sentimenti puri come l'amore e il rispetto, ma che eventi a lei avversi la costringono a prendere decisioni controverse. Decisioni che a un certo punto chiederanno conto alla storia e al popolo di ciò che ha fatto.
Ne esce il ritratto di una donna divisa profondamente tra luce e oscurità, tra bontà d'animo e istinto di sopravvivenza, nessuno dei quali ha il sopravvento. Una figura lacerata, come lacerata è stata la Francia in quel secolo, prima che altri uomini di potere facessero il loro ingresso nella storia.
Coprotagonista è il celebre Nostradamus, l'ideatore delle Centurie. Seppur Caterina De' Medici lo consultasse in materia di astrologia e oroscopi, in questo caso il suo ruolo per scopi narrativi viene ampliato, essendo mediaticamente più conosciuto e riconoscibile. Ma non è necessariamente un male.
Perché sapete come dice quel vecchio detto: accanto a una grande donna...
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