Le traversie sovrannaturali di Boston Brand, alias Deadman, sembrano non avere fine. Dopo aver trovato il proprio assassino, ma non giustizia, in Strange Adventures e dopo che quello che poteva essere un grande amore, in Amore dopo la Morte, è svanito nel nulla, giunge per l'altro spettro della DC Comics una nuova fase.
Che avviene in Esorcismo (Exorcism), miniserie di due numeri pubblicata nel 1992, scritta da Mike Baron e disegnata da Kelley Jones.
Dopo aver perso l'amata Ann, Deadman si convince di essere stato abbandonato da Rama Kushna e precipita in uno stato di depressione dominato da un forte senso di rabbia. Si rifugia così in una chiesa abbandonata del Vermont, dove eventuali malcapitati vengono terrorizzati dal suo aspetto e dai suoi scatti d'ira.
Una psicologa di nome Joanne Resnick viene a conoscenza di questo e, in compagnia di una parapsicologa in precedenza incontrata da Deadman, Madame Waxahachie, si reca nella chiesa per praticare un insolito esorcismo su uno spettro.
Ma Boston Brand è il male minore, poiché nella chiesa sono presenti tre spiriti maligni che - dopo essere stati liberati da una secolare prigionia - intendono vendicarsi di quell'umanità che li ha condannati e uccisi. Anche a costo di scatenare l'Apocalisse sulla Terra.
Con questa storia si conclude una sorta di trilogia iniziata dall'autore su Action Comics Weekly, dove aveva fatto la sua prima comparsa Madame Waxahachie, durante la quale ha reimmaginato - degnamente assistito da un grande artista quale Kelley Jones - il personaggio di Deadman dopo la Crisi e più in generale verso una nuova generazione di lettori.
Il tema dello spettro preda di tormenti è un classico della narrativa, si pensi solo a Il Fantasma di Canterville di Oscar Wilde, dove si ritrovano alcuni temi esplorati anche da Mike Baron.
Quindi l'idea di un fantasma che ha perso la propria umanità, ma non le proprie emozioni, il cui unico, legittimo obiettivo in principio è trovare il proprio assassino non può durare per sempre. Prima o poi quello spettro dovrà fare i conti con ciò che ha perduto in maniera improvvisa.
Quindi, dopo l'amore, analizzato nella miniserie precedente, ecco che ci si concentra proprio su quelle emozioni, anche negative, che caratterizzano l'essere umano. La rabbia, la depressione, il senso di solitudine e di abbandono per cui a volte ci si rivolge a uno specialista. Quelle stesse emozioni che talvolta ci aiutano a confrontarci con dolori e pericoli più grandi, come in questo caso.
L'esorcismo del titolo è quello che porta infine Deadman ad accettare la sua condizione, a riappacificarsi con la divinità che gli ha concesso un'insolita seconda occasione e a cercare di tracciare per sé una nuova via. Poiché anche se si è un fantasma, un Deadman, non significa necessariamente che non si possa continuare a vivere.

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