La storia al servizio della narrativa. La narrativa al servizio della storia. E la Storia (con la S maiuscola) italiana di possibilità come questa ne offre molte.
Abbiamo già dato un primo sguardo all'Italia e alla Firenze del quindicesimo secolo attraverso gli occhi dei patriarchi di una delle più importanti famiglie che siano mai esistite, i Medici, grazie a Una Dinastia al Potere.
Ma quella dinastia è ben lungi dall'aver concluso le vicende che la interessano ed ecco dunque il suo più nobile e celebre rappresentante comparire in I Medici: Un Uomo al Potere, scritto da Matteo Strukul e pubblicato da Newton Compton nel 2016.
1469. Lorenzo De' Medici, soprannominato il Magnifico, è un giovane che ama la musica e la poesia, è grande amico di un giovane e promettente pittore e inventore di nome Leonardo Da Vinci ed è innamorato dell'affascinante Lucrezia Donati.
Ma Lorenzo De' Medici è anche appartenente alla più nobile casata fiorentina e così, con la morte del padre Piero, si ritrova ad appena vent'anni a dover amministrare Firenze insieme al fratello Giuliano, prendendo scomode decisioni che lo allontanano da Leonardo e sposando per via di un matrimonio di interesse politico Clarice Orsini, cosa che sembra infrangere la sua relazione con Lucrezia.
Ma gli uomini di potere portano con la loro ascesa anche dei nemici che aspirano a prenderne il posto. E Lorenzo De' Medici non fa eccezione. C'è soprattutto una famiglia, i Pazzi, che mira a destituirlo e a manovrare da dietro le quinte queste loro gesta vi è una vecchia nemica della famiglia Medici.
Si prosegue anche questa volta nel prendere la storia reale per come si è davvero svolta (in molti farebbero fatica a credere che nei dieci anni in cui si dipanano gli eventi del libro siano accadute tutti quei fatti sanguinari, eppure è andata proprio così) e la si utilizza e la si riplasma sotto forma di romanzo.
I personaggi storici, dunque, diventano gli eroi, gli antieroi e i cattivi della situazione, venendo messi sotto una luce che cerca di carpirne le motivazioni e il loro agire, e attorno a loro gravitano pochi personaggi di fantasia, utili a smuovere un po' le acque quando è necessario. Una versione alternativa della storia che studiamo sui libri, perciò, resa più fruibile per le masse.
Se nel primo libro spiccava il personaggio di Cosimo De' Medici, ma anche il fratello Lorenzo faceva la propria parte, in questo caso vi è un solo protagonista assoluto: Lorenzo il Magnifico. Personalità storica che i più avranno conosciuto per la sua strofa:"Quanto è bella giovinezza", molto adatta agli eventi che qui avvengono, e che qui ci viene reso in tutta la sua umanità e drammaticità.
Viene quindi sottolineato il cambio che avviene in Lorenzo De' Medici quando ascende al potere. Da persona che si tiene lontana dalle responsabilità a personalità su cui ricade la più alta delle responsabilità e che per questo si ritrova spesso costretto a prendere difficili decisioni.
La dicotomia tra uomo e politico viene sottolineata tramite i suoi legami personali con Leonardo Da Vinci e Lucrezia Donati. L'uomo Lorenzo è grande amico e fedele amante in principio, ma il cambio di personalità che investe il politico Lorenzo e i compromessi che sceglie di adottare causano il suo drammatico allontanamento da entrambe le figure.
Ed ecco dunque ciò che i libri di storia non possono riportare: i tormenti interiori, i dubbi, i rimorsi che rodono la coscienza di Lorenzo De' Medici, il quale prima o poi - complice anche la congiura che si sta creando ai suoi danni - sarà costretto a trovare un equilibrio tra questi suoi due aspetti, se ciò è davvero possibile.
Il Magnifico non potrà più essere l'uomo di prima e di sicuro è asceso al potere troppo presto, ma alla fine rimane un personaggio umano, che capisce l'importanza dei valori dell'amicizia e del rispetto. Sarà possibile farli trionfare in un'epoca in cui tali valori vanno a perdere progressivamente di valore?
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