venerdì 24 maggio 2024

Prime Video Original 93: Tutto è Possibile


Il liceo high school americano è uno di quei luoghi dove la maturazione personale passa, nei film, attraverso esperienze sia positive che negative che forgiano la rispettiva persona. Esperienze che cambiano nel corso del tempo, così come cambia la società.
Nei film di John Hughes, gli adolescenti del Breakfast Club dovevano affrontare problematiche sì ancora attuali, ma che oggigiorno non sono più le uniche.
Uno specchio dei tempi attuali è Tutto è Possibile (Anything's Possible), diretto da Billy Porter, scritto da Ximena García Lecuona e distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 22 luglio 2022.
Inizia l'ultimo anno del liceo. Kelsa (Eva Reign) è pronta a passarlo insieme alle sue migliori amiche e altrettanto può dirsi per Khal (Abubakr Ali), ed entrambi devono scegliere che fare del loro futuro.
Kelsa è una ragazza trans che ha un piccolo canale Youtube, dove racconta le sue emozioni durante la fase di transizione. Khal scopre il canale e rimane da lei affascinato, donandole un mazzo di fiori e iniziando a uscire con lei.
Ma se la loro relazione è stabile e non tiene conto delle categorizzazioni, il mondo che gira attorno a loro - composto dai genitori e dai compagni di scuola - non vede del tutto di buon occhio la cosa.
I tempi cambiano (e ora sentirete la mia classica frase che sta a voi decidere se sia in bene o in male) e quindi cambiano anche le persone. E gli adolescenti. Se i giovani protagonisti di John Hughes dovevano affrontare problematiche ancora e sempre persistenti, quale il rapporto coi genitori ad esempio, scenari diversi sono nel frattempo emersi.
Ovviamente, e non serve nasconderlo, questo è un film incentrato sull'identità di genere, argomento divenuto negli ultimi anni sempre più delicato e su cui non è così facile avere un'opinione univoca, per i più svariati motivi.
Se Moonlight parlava di una storia d'amore omosessuale trattandola come ogni altra storia d'amore, la stessa cosa si tenta di fare in questo caso. I due protagonisti si amano senza tenere conto di ciò che pensano gli altri e accettandosi per quello che sono, ma non è sempre possibile tenere chiusi gli occhi di fronte alla realtà che li circonda, così come non potevano farlo i due protagonisti di Moonlight.
Alla fine diventa però più importante il pur significativo messaggio, di accettare le persone senza pregiudizio alcuno, che va un po' a discapito della storia. Ad esempio non viene ben approfondito perché di punto in bianco alcuni amici e alcune amiche dei due inizino ad ostracizzarli: d'accordo il bigottismo, ma almeno un po' di contesto.
Una storia che ovviamente procede su binari consueti per questo tipo di pellicole, già percorsi decine di volte. I due protagonisti si incontrano, scoprono di amarsi, hanno un momento di crisi dovuto alle difficoltà che il mondo pone loro davanti, tali difficoltà vengono infine superate e i due possono pensare ai passi successivi delle loro vite.
Ma volendo si può inquadrare il tutto nell'ordinarietà delle cose che si vuole descrivere. Se altri film teen adolescenziali hanno quel tipo di svolgimento, perché non può averlo questa pellicola?

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