venerdì 28 gennaio 2022

Fabolous Stack of Comics: Tex - Fuorilegge


Per quanto sia più una prerogativa del fumetto americano, in particolare quello supereroistico, anche il fumetto italiano seriale può vantare la propria scia di nemici ricorrenti per l'eroe della testata.
Mettendo da parte Zagor, che può addirittura contare su una Rogue Gallery di tutto rispetto, si può pensare ad esempio al Dylan Dog sclaviano e a Xabaras.
Poi c'è l'eroe italiano per eccellenza, Tex Willer. Il quale non può che avere un avversario di eccellenza e costui è Steve Dickart alias Mefisto. Antagonista che fa la sua prima apparizione nella storia Fuorilegge, scritta da Gianluini Bonelli e disegnata da Aurelio Galleppini in arte Galep. La storia è stata pubblicata in albo a striscia nel 1949 e poi ristampata nel terzo albo della serie di Tex.
Stanno infuriando dei conflitti lungo il confine tra Texas e Messico e i generali messicani possono contare sull'apporto di una spia americana, Steve Dickart, e di sua sorella Lily, i quali forniscono loro informazioni preziose mentre viaggiano col loro spettacolo itinerante di magia.
Tex viene incaricato di indagare sulla vicenda e di catturare la spia, ma l'impresa si rivelerà più ardua del previsto e lo condurrà oltre il confine messicano, dove troverà - dopo Kit Carson - un altro fondamentale alleato.
Siamo ancora alle prime storie che vedono protagonista Tex Willer, quelle dove la sua personalità è in continuo divenire, poiché il primo che sta cercando il mood giusto per lui è il suo creatore, ovvero Gianluigi Bonelli.
Da quello goffo e inesperto de Il Totem Misterioso, passando per quello desideroso di riscatto e paladino della legge de La Mano Rossa, fino ad arrivare a questo, un po' spaccone e che sembra perseguire più una sorta di vendetta contro i propri nemici, tanto da arrivare a unirsi alla banda di ribelli di Montales, un altro fondamentale comprimario delle storie di Tex.
Il Mefisto qui ritratto non è quello che poi darà filo da torcere a Tex negli anni a venire. In realtà è solo uno dei tanti nemici usa e getta che Bonelli impiega per mettere alla prova il suo eroe, quindi è un semplice prestigiatore senza alcun potere e la trama che lo coinvolge - la caccia alla spia - è qualcosa che lo riguarderà solo in questa occasione.
Risulta in ogni caso convincente come nemico, poiché è addirittura in grado di mettere dietro le sbarre Tex e ha un rapporto di amore/odio con sua sorella, una donna che in quanto a malvagità è al suo livello.
Particolare curioso, e da inquadrare nell'offrire una nuova storia nel formato a striscia dell'epoca, è vedere come Bonelli ogni tanto ci piazzi delle storie che non c'entrano nulla con la trama principale (la classica vicenda dove Tex si libera del prepotente di turno che terrorizza una città) e non influiscono più di tanto sulla vicenda. Che il nostro italico sceneggiatore abbia inventato i fill-in ante litteram?
Galep in questo caso sta ancora perfezionando il suo stile e, anche per via del carico di lavoro, sacrifica qualcosa, in particolar modo gli sfondi (nei saloon sembra ci siano solo il bancone e un tavolo). Bravissimo, invece, nel ritrarre le scene di lotta e le sparatorie: dinamicità allo stato puro.
Da morire dal ridere, col senno di poi, vedere Tex che fa body shaming nei confronti delle persone obese. Ve l'abbiamo detto che la sua personalità è ancora in divenire, dopotutto.

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