1985: Ormai vicino ai sessant'anni, l'esperto regista Norman Jewison sta cercando di farsi produrre il remake di un film del 1937, L'Uomo dei Miracoli (The Man Who Could Work Miracles), per cui Richard Pryor ha già accettato il ruolo da protagonista.
Il progetto viene proposto alla Columbia Pictures, la quale non si dimostra interessata, e ulteriori rifiuti giungono da altre case di produzione.
Il non concretizzarsi di questo progetto getta nello sconforto il regista, il quale crede di aver ormai esaurito la sua vena creativa. Ed è in quel momento che sulla sua scrivania capita una sceneggiatura che darà nuova linfa a quella vena creativa per nulla esaurita.
La sceneggiatura si intitola The Bride and the Wolf ed è stata scritta da John Patrick Shanley, un drammaturgo già noto nel mondo teatrale che sta approcciando il mondo del cinema. A Jewison, però, questo titolo non piace affatto: sembra ricordare una pellicola horror, mentre invece la trama è incentrata su una comunità di italoamericani.
Parlandone con lo sceneggiatore, il regista nota come alcuni personaggi spesso parlino della Luna e dunque si giunge al nuovo e definitivo titolo di Moonstruck.
Per il ruolo di Loretta Castorini si pensa a svariate attrici quali Sally Field, Jane Fonda o Meryl Streep, ma Jewison ha in mente una sola persona: Cher, in quel periodo sulla cresta dell'onda, alla quale infine, nonostante una sua iniziale esitazione, viene assegnata la parte.
Per il ruolo di Ronny Cammareri, si pensa in un primo momento a Peter Gallagher, ma Cher chiede che la parte sia invece assegnata a Nicolas Cage, che secondo lei possiede quel certo grado di follia necessario per interpretare il personaggio.
Vengono dunque effettuate due audizioni separate, al termine delle quali la produzione intende confermare la sua scelta originaria. Cher, tuttavia, si impone affermando che se Cage non verrà aggiunto al cast lei abbandonerà il progetto. Dopo qualche giorno la produzione decide di accontentare la richiesta dell'attrice e la parte è di Nicolas Cage.
Costui a dire il vero, nel leggere la sceneggiatura, non ne rimane troppo impressionato, pensando che lui non impiegherebbe mai il suo denaro per andare a vedere un film del genere. Se partecipa all'audizione è solo perché il suo agente insiste in tal senso.
Il ruolo di Rose Castorini viene proposto in un primo momento ad Anne Bancroft e Maureen Stapleton, ma il loro ingaggio risulta troppo elevato. Il direttore di casting Howard Feuer si ricorda allora di un'attrice di seconda fascia che da qualche tempo sembra scomparsa dalle scene cinematografiche a discapito del teatro: Olympia Dukakis. Come l'attrice effettua il suo provino, Norman Jewison le affida la parte.
Le riprese iniziano in via ufficiale il primo dicembre 1986, tenendosi a New York e Toronto.
Per le scene ambientate in una panetteria, si utilizza una vera panetteria, la Cammareri Bros. Bakery di Brooklyn. Norman Jewison fa apparire anche il suo titolare come comparsa.
Il proprietario del negozio accetta di ospitare la troupe, a condizione che nel frattempo la sua attività vada avanti come sempre. E così per tre giorni la panetteria si riempie di telecamere, luci e microfoni, mentre al contempo i clienti continuano a essere serviti come se nulla fosse. Il titolare del negozio offre anche prodotti della panetteria ai vari componenti della troupe durante la loro permanenza.
Durante le pause tra una ripresa e l'altra, Cher e Olympia Dukakis hanno modo di parlare ed entrambe sono convinte che il film si rivelerà un insuccesso o comunque una pellicola che non lascerà il segno. Norman Jewison è invece di diverso avviso, tanto che è sicuro che il film vincerà degli Oscar.
La scena più difficile da realizzare e che crea molte tensioni è una delle ultime, ambientate in una cucina con tutti i componenti principali del cast radunati. Per Jewison le prime riprese non vanno a buon fine perché gli attori non pronunciano le battute col giusto tempismo, quindi allontana le telecamere e fa provare la scena più volte. Per alcune ore.
La tensione cresce, tanto che a un certo punto Nicolas Cage scaraventa via una sedia rischiando di colpire un suo collega e Cher dichiara a Jewison che lo denuncerà al sindacato degli attori, poiché non ha consentito loro la pausa pranzo come previsto dalle regole sindacali.
Alla fine, dopo che la calma è tornata, gli attori riescono a trovare il tempismo voluto dal regista e la scena viene girata. Ma in effetti Norman Jewison viene poi multato per aver violato le regole e non aver garantito la pausa pranzo agli attori.
Le riprese si concludono il 13 febbraio 1987.
Stregata dalla Luna (Moonstruck) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 18 dicembre 1987. A fronte di un budget di 15 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare sul territorio americano 80 milioni di dollari.
Oltre a questo successo, il film riceve sei nomination al Premio Oscar, vincendo tre statuette per la migliore sceneggiatura (John Patrick Shanley), la miglior attrice non protagonista (Olympia Dukakis) e la miglior attrice protagonista (Cher).
Un altro indiretto vincitore di questa pellicola è la Cammareri Bros. Bakery di Brooklyn, che da quel momento in poi inizia a essere oggetto di visita da parte degli spettatori che l'hanno vista sul grande schermo. A un certo punto, però, la notorietà viene meno e la crisi economica fa il resto, tanto che il negozio nel 2013 dichiara bancarotta e chiude i battenti.
La vittoria dell'Oscar ha conseguenze diverse per le due attrici. Olympia Dukakis vede infatti lanciata la sua carriera dopo decenni di gavetta e interpretazioni teatrali e i benefici economici che ne derivano le consentono di mandare i suoi figli al college senza chiedere dei prestiti come faceva in passato.
Cher, invece, negli anni successivi parteciperà a solo una manciata di pellicole, preferendo concentrarsi sulla sua carriera musicale che non ha mai abbandonato.
Quanto a Norman Jewison, pur non avendo vinto l'Oscar in questa occasione, Stregata dalla Luna rappresenta una sorta di nuovo trampolino di lancio che gli permetterà di dirigere altre pellicole... ma questa è un'altra storia.
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